08 marzo 2015

Cataratta” di John Berger




di Gianni Quilici

“Cataratta è un libriccino di John Berger, critico d’arte e scrittore, poeta e sceneggiatore, di cui Susan Sontag ha scritto:
“ E’ dai tempi di D. H. Lawrence che non esiste scrittore capace di riservare altrettanta attenzione al mondo dei sensi rispondendo agli imperativi della coscienza”.

Sono una sessantina di pagine nella sostanza, in cui si alternano i pensieri di Berger con a fianco i disegni di Selçuk Demirel e in cui lo scrittore rappresenta un’esperienza personale, l’esportazione di cataratta prima all’occhio sinistro, poi all’occhio destro, dedicando il libro al dipartimento e al dottore che ha realizzato le operazioni.

Cataratta è interessante, perché è sottilmente analitico. Delinea un processo di presa di visione della luce e dei colori stessi. Scrive Berger dopo il primo intervento all’occhio:
“Con il solo occhio destro pare tutto usurato, con il solo occhio sinistro pare tutto nuovo”, perché “la luce conferisce a tutto ciò su cui cade un carattere di primità  restituendolo alla sua purezza originaria . . .”
Ne consegue una condizione nuova e esaltante: la rinascita degli occhi, la rinascita della visione. Conclude infatti lo scrittore:
“La familiare eterogeneità dell’esistente è meravigliosamente tornata. I due occhi, tolta di mezzo l’inferriata, non si stancano di registrare la continua sorpresa”.

Di fianco i disegni di Selçuk Demirel hanno un’acuta inventiva e una tenerezza  surreale in armonia  con il testo di John Berger e forse lo superano per poeticità.   

John Berger. Cataratta. Disegni di Selçuk Demirel. Traduzione di Maria Nadotti. Gallucci. Pag. 69. Euro 12,50.

Nessun commento: