21 maggio 2016

" Intervista con Paolo Tognocchi" a cura di Luciano Luciani





Paolo Tognocchi, scrittore emergente, ha pubblicato recentemente il romanzo 6 un Milo Martini. Il libro, presentato giovedì 28 aprile u. s.  presso la biblioteca Artemisia di Capannori, colpisce il Lettore per i suoi contenuti carichi di pessimismo sul presente e, soprattutto, sui giovani della nostra contemporaneità.
Abbiamo pensato di fare cosa utile ai frequentatori di "Libere Recensioni" ponendogli alcune domande:

- Il protagonista del tuo romanzo più recente, 6 un Milo Martini, risulta particolarmente antipatico, anzi... di più.
Perché concentrarsi su una figura così negativa?
Perché se mi guardo intorno noto tanti Milo che girano per le nostre strade. Persone maleducate, ignoranti, presuntuose, malate di protagonismo, che vedono solo se stessi e che ne hanno fatto uno stile di vita. Il loro motto è: prima io, poi ancora io... e poi vediamo. Ovviamente Milo essendo un personaggio di fantasia è un concentrato di queste caratteristiche, che in alcune pagine raggiunge l’acme dell’individualismo, calpestando i valori basilari della convivenza.

- Né sembra migliore il contesto: Milo è il degno figlio di una società moralmente malata?
Sicuramente. Quella che viviamo è una società che ha scartato i valori etici alla base della convivenza per passare ad una morale provvisoria che si adatta ad ogni circostanza. Una morale egotica: l’etica dell’ego. Io vengo prima di tutto. Non esiste legge, regola, norma, che possa permettersi di interrompere la mia felicità. 

- Insomma, non si salva nessuno?
La mia visione è pessimista. La società attuale è permeata dal denaro e le persone fondano la propria esistenza proprio sul denaro. Questo è l’unico valore che, purtroppo, ci unisce. Per il denaro, ci vendiamo, mentiamo e ci inchiniamo. Abbiamo dato al denaro un valore assoluto e adesso non riusciamo a prendere le giuste distanze. Da mezzo è diventato un fine. Per cui l’altro, il mio vicino, diventa un nemico di cui diffidare perché potrebbe “rubarmi” il mio denaro.

- A tuo parere, l'attualità ci offre personaggi assimilabili a Milo Martini? Chi, per esempio?
Io credo che noi tutti, chi in poco, chi in tanto, siamo dei Milo Martini. Nella nostra vita quotidiana compiamo delle “milate” che si avvicinano a quelle compiute dal protagonista. Certo, la vita pubblica ci offre personaggi discutibili, soprattutto per cafoneria, che hanno contribuito a far nascere Milo Martini. Penso a politici, sportivi, persone della tv e del cinema, ma non faccio nomi. Lascio che siano i Lettori a riconoscere i vari Milo che ci circondano.

Paolo Tognocchi, 6 un Milo Martini, Edizioni Youcanprint, 2014, pp. 325, Euro 14,00

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