26 dicembre 2018

"Berta Isla" di Javier Marias


di Laura Menesini                               

Berta è una ragazza madrilena innamorata diTomàs fin dall'adolescenza, ma la loro vita sarà particolare perché insieme passeranno davvero ben poco tempo, nonostante il matrimonio e due figli. Lui studia in Inghilterra e proprio lì le sue doti (riesce ad imparare le lingue molto rapidamente e ad imitare perfettamente gli accenti più disparati) lo “condanneranno” ad un'esistenza diversa dal consueto, a un lavoro segreto e pericoloso.
E Berta trascorrerà buona parte della sua vita ad attenderlo, ma quando l'attesa sembra finire è quasi peggio, è come se ti levassero “metà dell'aria”.

La vita tranquilla e monotona, la vita dell'uomo comune con poche responsabilità sembra noiosa e sonnolenta a Tomàs, ma quando finisce lascia anche questa un rimpianto, una sorta di nostalgia. Lui è stato condannato ad altri ritmi e a continue scariche di adrenalina, ma del suo lavoro non potrà mai dire niente, neanche una parola e Berta che lo ama profondamente lo accetta così, anche se il suo travaglio interiore è molto profondo. Pensiamo di conoscere noi stessi e chi ci è vicino, ma in realtà siamo all'oscuro di tutto e l'amore si alterna al risentimento.

Perché? Perché questa vita? Cosa ha spinto Tomàs in questa direzione?
Ma tutte le domande non possono avere risposta.

Il libro è scritto molto bene e i dialoghi interiori di Berta sono ben costruiti, talvolta un po' lunghi. D'altra parte, però, abbiamo dei colpi di scena degni di un thriller e delle riflessioni sul mondo e sugli uomini adatte a un testo scolastico. Quando parla della sconfitta dell'Argentina nella guerra delle isole Falkland, osserva che si cerca sempre un capro espiatorio nelle sconfitte, mentre il popolo che pure ha acclamato e sostenuto certe imprese ne esce sempre innocente perché ormai è stato “eretto a intoccabile”.
Le responsabilità dei popoli, delle scelte che fanno con il loro voto, dovrebbero essere analizzate maggiormente e non sottovalutate.
Così come le doti naturali, quei doni che la natura fa ad alcuni – pochi - , e che tutti osannano e invidiano, non sempre portano felicità, magari successo ma non serenità di spirito, quello che realmente conta nella vita.

Javier Marias. Berta Isla. Traduzione di Maria Nicola, p. 488, € 22,00 Einaudi   

Nessun commento: