25 giugno 2009

"Lo spirito dei disperati" di Alfredo Di Martino


di Luciano Luciani

Figli delle lacerazioni planetarie esplose con particolare acutezza da vent’anni a questa parte, i ‘disperati’ di Alfredo Di Martino arrivano dal sud del mondo e dall’est dell’Europa e alle loro spalle hanno guerre e dittature, pulizie etniche e torture, violenze e abusi d’ogni genere. Ferite ancora sanguinanti che non sono destinate a rimarginarsi una volta raggiunto, con fatica e dolore, il nostro Paese, l’agognata porta sull’Occidente benestante e satollo: qui, anzi, le sofferenze che li aspettano si faranno più complesse e sottili e si chiameranno precarietà, mancanza di documenti, abitazioni di fortuna, lavori ‘in nero’, malpagati, usuranti, pericolosi…

Come centinaia di migliaia, milioni di altri paria, anche loro senza diritti e ‘senza voce’, Daud, Ronny e Walid, i protagonisti delle pagine che seguono creati dalla fervida fantasia dell’Autore, proprio là dove speravano in un’esistenza degna di essere vissuta, saranno costretti a compiere una vera e propria discesa agli Inferi: conosceranno così la faccia nascosta della nostra società, il suo lato oscuro. Quello che ha ormai assimilato la cultura dell’individualismo sfrenato, dell’egoismo che non guarda in faccia a niente e nessuno, della competitività senza scrupoli e che non prova imbarazzo nella contiguità con i peggiori poteri criminali; il cuore nero di un Paese avvelenato dai malumori di un incipiente razzismo; un’Italia opaca, per la quale termini come condivisione, accoglienza, solidarietà sono solo belle parole buone solo per riempirsi la bocca in occasione di qualche talk show televisivo di successo.
L’Italia peggiore, insomma!

Riusciranno i nostri eroi a sopravvivere, fisicamente e moralmente, senza guastarsi dentro, senza perdere l’anima, alle durissime prove cui li sottoporrà la nostra organizzazione sociale con le sue regole spesso inutilmente severe, se non addirittura ingiuste e crudeli? Sapranno Daud, Ronny e Walid fare tesoro di queste difficili esperienze e imparare cose utili per sé e per quanti vivono la loro stessa condizione di sfruttamento e marginalità? Al termine di tante dolorose e complicate peripezie, si faranno consapevoli di una qualche morale di liberazione e salvezza collettive?

L’Autore non si spinge così lontano: sceglie, invece, di raccontarci, talora con vivace crudezza, con una lingua forte, densa e in presa diretta, cosa accade tutti i giorni ai più deboli, ai meno fortunati, ai più indifesi quando il mercato sostituisce la convivenza civile e la politica. Certo, i nostri tre modesti eroi crescono, si fanno progressivamente consapevoli delle proprie forze e sviluppano un formidabile spirito di gruppo, nutrito di un’amicizia a tutta prova quale da tempo non leggevamo sulle pagine dei libri degli scrittori contemporanei. E forniti di un fortissimo senso della legalità e della giustizia, maturato sulle strade e nei cantieri di mezza Italia, restituiscono colpo su colpo a offese e ingiustizie piccole e grandi, cavalieri di ideali desueti che i loro coetanei più fortunati sembrano trascurare o addirittura disprezzare. In questa loro generosa impresa di difendere i deboli, raddrizzare i torti o, almeno, provare a lenire i dolori di un mondo e di assetti sociali ingiusti, li aiutano alcune belle e ben raccontate figure femminili, tutte Sud, cibo e calore materno; un paio di ‘preti – coraggio’ e qualche giovane che partecipe dei valori e delle pratiche del mondo del volontariato…
Un pezzo, un bel pezzo dell’Italia migliore.

Alfredo Di Martino lo conosce bene, non lo dimentica e a esso rende omaggio con la prodigalità d’invenzione narrativa e di scrittura che sono la sua cifra letteraria e umana più evidente e che meglio lo contraddistinguono.

Alfredo Di Martino, Lo spirito dei disperati, Daris libri e stampe, Lucca 2009, pp. 200, Euro 12,00. Tavola di copertina di Antonio Possenti.


Dal romanzo, pubblicato con una piccola casa editrice lucchese, a RAI DUE.
E’ quanto sta accadendo ad Alfredo Di Martino e al suo libro, Lo spirito dei disperati , Daris – Libri e stampe, maggio 2009, che, in una forma cruda e quasi in presa diretta, racconta la storia dolente di tre giovani extracomunitari che arrivati fortunosamente nel nostro Paese ne conosceranno presto le durezze e le opacità, umane, morali, sociali.
Un testo che, già presentato il 22 maggio scorso a Lucca in Palazzo Tucci alla presenza del vicesindaco Pierami, del presidente dell’Amministrazione provinciale Baccelli e del Maestro Antonio Possenti, è piaciuto alla redazione della rubrica televisiva di RAI DUE “Protestantesimo”. Così Di Martino è stato invitato a Roma per registrare un’intervista sui contenuti del suo romanzo, sui suoi protagonisti, la sua forte carica di denuncia e il suo sconsolato finale.
L’intervento televisivo di Alfredo Di Martino, che da anni vive e lavora a Lucca, andrà in onda il 16 giugno prossimo alle 1 e 20 di notte; poi, il 17 giugno alla stessa ora e lunedì 23 giugno alle ore 9,00 del mattino sempre su RAI DUE.
Dopo la prima messa in onda il pezzo sarà visibile sul sito www. rai.tv scrivendo PROTESTANTESIMO nel box “ricerca”.