23 gennaio 2009

"Col vento in poppa" di Anna Santucci

di Luciano Luciani




Sempre le generazioni adulte si sono trovate di fronte alla difficile incombenza di trasmettere ai figli le proprie memorie. Un compito impegnativo, che, però, il più delle volte finisce per essere disatteso: spesso, infatti, la comunicazione tra le diverse età risulta viziata dagli atteggiamenti ora troppo seriosi, ora paternalistici assunti dai ‘grandi’ nei confronti dei più giovani. Quando, poi, alla memoria non vengono attribuiti i tratti di un’ insopportabile laudatio temporis acti: “belli, straordinari, irripetibili i mie tempi, quando…eccetera eccetera”

Non è il caso dei ricordi che Anna Santucci, cremonese di nascita ma lucchese per storia personale e professionale, con il garbo e la misura di una madre intelligente, propone ai propri figli nel corso di un indimenticabile viaggio in automobile per raggiungere l’agognato paese delle vacanze estive, l’isola d’Elba. In questo modo, i tempi lunghi di un noioso itinerario tra strade e autostrade si riempiono di aneddoti familiari, di storie minime, di fatterelli curiosi, inconsueti, poco noti. Così, zie, nonne, parenti vicini e lontani nel tempo e nello spazio, visi noti o già sbiaditi nella memoria si fanno attori e protagonisti di una piccola epica familiare: forse modesta, ma senz’altro capace di attraversare con dignità e quel pizzico d’ironia che non guasta mai, tanto le vicende tragiche della guerra, quanto i difficili anni della ricostruzione post bellica.

Quattro generazioni di italiani si inseguono sulle pagine di questo Col vento in poppa, libricino lieve come un alito di brezza, ma tutt’altro che ‘leggero’. Uomini e donne, giovani e meno giovani, di condizioni sociali e culture diverse, appartenenti a luoghi tra loro lontani intrecciano i propri destini in questo ‘album di famiglia’ nel corso degli anni di quello che ormai è diventato ‘il secolo scorso’.

Con una semplicità e una naturalezza che è pari all’efficacia narrativa, Anna Santucci, raccontando ai figli storie semplici di gente comune, ci parla di questioni importanti che toccano il passato di ognuno di noi. Quando l’Italia era giovane e la vita assai meno complicata di oggi: i viaggi di nozze si facevano in treno, non esistevano i frigoriferi, i televisori erano di là da venire o un’assoluta rarità e i bambini giocavano a moscacieca, a nascondino, a bandiera. Imparavano a memoria le tabelline e le capitali di tutti i Paesi del mondo che era vasto, sconosciuto, ancora pieno di misteri…


Anna Maria Santucci, Col vento in poppa Viaggio dalla Pianura Padana alla Costiera Amalfitana, Daris Libri e Stampa, Lucca 2009, pp. 52, Euro 10,00