02 gennaio 2009

" Il principio responsabilità" di Hans Jonas


di Emilio Michelotti
La tecnologia del nostro tempo, un Prometeo irresistibilmente scatenato, ha trasformato le sue promesse in una minaccia per l’essere-uomo, per la biosfera, per l’intera eredità dell’evoluzione.

Tutte le etiche passate sono inutilizzabili, quando a un massimo di potere e di capacità corrisponde un minimo di sapere – nichilista – intorno agli scopi: prima si invocava l’aiuto del cielo, oggi non si può più rivolgere lo sguardo lassù. Eppure il dato di fatto, metafisico se pur di origine fisica, è un assoluto che ci impone il dovere supremo della conservazione: i grandi rischi della tecnologia non vengono affrontati per salvaguardare l’esistente ma per il progresso, vanno insomma più nel segno dell’arroganza che della necessità. Sul diritto al suicidio individuale si può discutere, sul diritto al suicidio della specie, invece no: poiché il dover-essere sta al di sopra di noi, rendere impossibile la vita futura è un crimine.

Lo scopo è insito nella natura, si tratta, per Jonas, di un voler-oltrepassare-se-stessa, al di là di ogni coscienza: in questa visione reincantata, anche nell’organismo più semplice si delineano già in forma pre-mentale gli orizzonti teleologici di ipseità, di mondo e di tempo, sotto l’imperiosa alternativa fra essere e non essere.
L’agire umano si contrappone in modo incompatibile col funzionamento inconsapevole del tutto: è una svolta radicale nel destino del mondo: il potere congiunto alla ragione implica di per sé responsabilità, il suo ampliamento in potenzialità distruttiva rende evidente un dovere che si estende dalla nostra specie alla totalità dell’essere.

Alle escatologie secolarizzate che promettono una trasformazione integrale dell’uomo, Jonas contrappone la conservazione integrale dell’essere, un esserci-già dell’uomo autentico; all’idea di un futuro rigenerato, quella di ogni presente storico come fine a se stesso. Liquideremo il suo grido come conservatore e di destra?


Hans Jonas. Il principio responsabilità. A cura di: P. P. Portinaro. Einaudi 2002. € 22.00