07 luglio 2013

"Sole sulla città" di Roberta Vezzosi



Belle e combattive
 le popolane fiorentine

di Luciano Luciani

Attingendo a un largo e vivacissimo repertorio di ricordi propri e della generazione delle madri e dei padri, Roberta Vezzosi compone un vasto affresco di Firenze, e della sua gente, lungo un arco temporale che dalla fine degli anni trenta arriva a lambire i nostri giorni. L’aiutano a dipanare il filo, insieme memoriale e narrativo, Mario, libraio di strada, personaggio tra storia minore e invenzione letteraria, e uno smisurato amore per i fiorentini, soprattutto per la parte più popolare della città, gli abitanti di una Firenze “maledetta e derelitta”: ambulanti, prostitute, portieri d’albergo, sartine, parrucchiere, commesse, barrocciai, falegnami, gente di fiume, giostrai, tipografi, ferrovieri, contadini inurbati… Tutti riguardati con “simpatia piena” d’amore nei loro pregi e difetti, nelle opacità e zone di luce, ma sempre con una sincera fiducia nelle doti di elementare bontà e solidarietà, condivisione e accoglienza dei semplici e degli umili.

Ma è “l’altra metà del cielo”, sono soprattutto le figure femminili a occupare i punti strategici e più visibili del vasto ordito affabulatorio dell’Autrice. Le popolane fiorentine si impadroniscono a poco a poco della scena e almeno per gran parte della narrazione sono loro le portatrici di vitalità e speranza, di ottimismo e un concreto e positivo senso dell’esistenza. Inalterabile anche attraverso le dure, talora durissime, prove a cui la Storia le sottopone, costringe i loro uomini, figli, famiglie. Non le fiaccano, queste donne, il fascismo, la guerra, la fame, gli anni difficili della Ricostruzione, gli anni cinquanta, quelli “poveri, ma belli” ma, per chi c’era soprattutto poveri. In Sole sulla città la Firenze del secolo scorso ci appare prevalentemente declinata al femminile: c’è l’Uccellona, Fiorina, la battona che raccatta un Mario disperato e lo conforta come solo lei sa fare; c’è Nina, Giovannina, sartina rifinita, rossa di capelli, “il sedere più bello e desiderabile di Firenze”, che Mario sposa quando Nina non aveva ancora diciotto anni e che a venti ha già due figlie, Margherita e Bianca; poi, la sorella gemella di Nina, Lina, Angiolina, destinata a diventare la prima parrucchiera di Scandicci, l’una e l’altra figlie della vedova Libertà, nomen omen, così chiamata da nonno Ferrantino, originario di Poggibonsi, anarchico, gran donnaiolo e campione di pallone al bracciale; e poi le sorelle di Libertà, zia Corinna, zia Adua, zia Lotta con le loro bambine, cinque, tutte femmine naturalmente che per trovare il primo maschio della famiglia bisogna aspettare assai e assai fino a ben oltre la metà del secolo, fino a Olmo, figlio di Bianca… E poi tante, tante altre piccole figure femminili tratteggiate con mano lieve ma sicura che si snodano lungo quattro/cinque generazioni. 

E c’è Firenze, le sue vie, le piazze, i ponti della città toscana colti non attraverso un’ottica estetizzante, ma secondo un punto di vista popolano, nutrita di lavoro e fatica, amicizie e sacrifici, nascite, matrimoni, separazioni, morti.

Ecco, allora, le quarantottine, le commesse dei grandi magazzini di via del Corso numero 48 e tra loro Adriana che sposerà Gino Bartali e Angjameina, la nera etiope che amò, riamata, il Ferrantino anarchico, prigioniero di Menelik ad Adua, e che gli dette Isshajin, quel figlio maschio che donna Giselda da Poggibonsi non fu mai capace di mettergli al mondo; e poi Maria, la fanciulla con “gli occhi di fiume”, a cui solo la solidarietà tra poveri riuscì a garantire una casa appena decorosa per lei e la sua famiglia di gente d’Arno.

Un brulicare di umanità descritta sempre con felicità memoriale e d’invenzione, sospesa tra elegia e realismo, tra dimensione privata e rilievo storico/sociale: un libro che scorre veloce, orecchiabile come un valzer di Odorado Spadaro, denso di insegnamenti civili come un romanzo di Pratolini.



Roberta Vezzosi, Sole sulla città. A Firenze dopo il buio della guerra, Maria Pacini Fazzi editore, collana Riegel, Lucca 2012, pp. 168, Euro 15,00


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