29 maggio 2015

"Non è che l'inizio" di Gianni Quilici



di Virginio Giovanni Bertini

Ho finito appena adesso di leggere il libro di Gianni Quilici e sia pure a caldo vorrei esprimere qualche flash.


1. Un libro che corre anzi che vola, con un linguaggio fortemente cinematografico anche quando descrive sentimenti, sensualità, erotismo, rabbia , delusione...


2. Una prosa particolare molto materiale e al tempo stesso capace di farti immaginare, attenta ai corpi, ai dettagli tanto concreta da trasformarsi spesso nel suo opposto
e farsi poesia.


3. Le nudità: il testo mette a nudo l'io narrante, la sua forte e costante tensione erotica e le pulsazioni sessuali, le mediocritá umane quotidiane, le delusioni sentimentali e politiche, le illusioni culturali e gli angoli nascosti di una Lucca fortemente personalizzata


4. Molto riuscite le pagine sull'esperienza di supplenza scolastica e sul rapporto con il Pci di Lucca nel 1989, interessanti sul piano politico e culturale


5. Insomma un libro originale che puó essere letto come un messaggio forte contro l'ipocrisia, il perbenismo la mediocrità e una tensione forte
verso un mondo da inventare


6. Anche l'ossessione del sesso puó essere la spia della ricerca quasi disperata di un grande amore come la solitudine dell'io narrante o le sue delusioni politiche culturali disvelano forse l'altra faccia della medaglia: il desiderio di comunità, di appartenenza e di riconoscimento delle proprie qualità.


7. Infine il libro ci fa ondeggiare come se fossimo su una barca su e giù in una città quasi crepuscolare e ci sbatte in faccia le nostre nudità le nostre ossessioni le nostre mediocrità e il nostro intrinseco limite umano( molto bella la poesia finale) ma in fondo ci perdona e ci lascia una via di uscita: amare, sognare, inventare nuovi mondi e nuove relazioni sociali in città e luoghi incantevoli.

Gianni Quilici. Non è che l'inizio. Tra le righe libri. Pag 144. Euro 13.00

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