di Virginio Giovanni Bertini
Ho finito appena
adesso di leggere il libro di Gianni Quilici e sia pure a caldo vorrei esprimere
qualche flash.
1. Un libro che
corre anzi che vola, con un linguaggio fortemente cinematografico anche quando
descrive sentimenti, sensualità, erotismo, rabbia , delusione...
2. Una prosa
particolare molto materiale e al tempo stesso capace di farti immaginare,
attenta ai corpi, ai dettagli tanto concreta da trasformarsi spesso nel suo
opposto
e farsi poesia.
e farsi poesia.
3. Le nudità: il
testo mette a nudo l'io narrante, la sua forte e
costante tensione erotica e le pulsazioni sessuali, le mediocritá umane
quotidiane, le delusioni sentimentali e politiche, le illusioni culturali e gli
angoli nascosti di una Lucca fortemente personalizzata
4.
Molto riuscite le pagine sull'esperienza di supplenza scolastica e sul rapporto
con il Pci di Lucca nel 1989, interessanti sul piano politico e culturale
5.
Insomma un libro originale che puó essere letto come un messaggio forte contro
l'ipocrisia, il perbenismo la mediocrità e una tensione forte
verso un mondo da inventare
verso un mondo da inventare
6.
Anche l'ossessione del sesso puó essere la spia della ricerca quasi disperata
di un grande amore come la solitudine dell'io narrante o le sue delusioni
politiche culturali disvelano forse l'altra faccia della medaglia: il desiderio
di comunità, di appartenenza e di riconoscimento delle proprie qualità.
7.
Infine il libro ci fa ondeggiare come se fossimo su una barca su e giù in una
città quasi crepuscolare e ci sbatte in faccia le nostre nudità le nostre
ossessioni le nostre mediocrità e il nostro intrinseco limite umano( molto
bella la poesia finale) ma in fondo ci perdona e ci lascia una via di uscita:
amare, sognare, inventare nuovi mondi e nuove relazioni sociali in città e
luoghi incantevoli.
Gianni Quilici. Non è che l'inizio. Tra le righe libri. Pag 144. Euro 13.00
Gianni Quilici. Non è che l'inizio. Tra le righe libri. Pag 144. Euro 13.00
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