Uccisa per odio disegno di Maurizio Barraco |
di Cosima Di Tommaso
Chi è dunque la vittima? Chi è il
carnefice? Il racconto che si dipana è scioccante, prende il lettore fin nelle
midolla e lo “beve” in un sorso solo, come fosse un bicchiere d’acqua. Ma un
bicchier d’acqua non lo è affatto!
La
Sindrome di Müncausen per procura,
poco nota, perché poco se ne parla (ahimé) è molto più diffusa nella società,
di quanto non si creda. E’ una biega e subdola forma di violenza (psicologica
in primis e non solo) perpetrata a danno di bambini e non sappiamo, da adulti
(se ci arriveranno ad esserlo) che ne sarà di loro. La loro psiche è devastata
e, non di rado, anche il loro corpo viene segnato in maniera indelebile.
Cos’è la Sindrome di Müncausen per procura?
È tutto il male che può venire, che si possa immaginare, da una fonte che
universalmente dovrebbe invece essere, luogo di accoglienza e amore (luogo
comune): LA MADRE.
Sì, sì, certo, chi la perpetra è un
individuo malato. Bene, allora abbia perlomeno il buon gusto di non fare figli
in tempo! E poi, la vittima chi è? Il libro, pur non essendo un romanzo, si
legge come se fosse tale: va letto, tutti dovrebbero leggerlo e sapere (magari
per prevenire!). Cosima di Tommaso Disegno: Maurizio Barraco, (Uccisa per odio)
Boum Roos, "La sindrome di Munchausen
per procura. Malerba: storia di un'infanzia", Franco Angeli Ed., 2014
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