foto Gianni Quilici |
di Camilla Palandri
Commentare un
libro letto è sempre un atto soggettivo perché in fondo in ogni narrazione
cogliamo ciò che è più affine al nostro modo di sentire e ogni punto di vista è
un frammento che mette in evidenza alcuni aspetti e nello stesso tempo
contribuisce alla realizzazione di una visione più ampia ed articolata.
Ciò che più
colpisce in questo romanzo è il ritmo della narrazione, veloce e incalzante
come i pensieri del protagonista, in continua evoluzione, in un crescendo.
C’è un senso di
tensione costante, legata all’inquietudine che anima il personaggio , al suo
bisogno incessante di mettersi in gioco , trovare nuovi stimoli e nuove
dimensioni.
Il mondo esterno è
lo sfondo entro cui questa ricerca interiore si svolge; i personaggi non hanno
troppo spessore perché Zeta è l’unico vero personaggio, le sue oscillazioni nei
contrasti, le sue aspirazioni, il suo bisogno di vivere intensamente il proprio
tempo.
Le immagini si
susseguono rapide, bel delineate, con pochi tratti, come brevi pennellate che
arricchiscono di colore il racconto.
Molto incisivi i
dialoghi e l’uso del tempo presente; rendono la narrazione viva e fanno sentire
più partecipi, come se tutto avvenisse nel momento stesso in cui si legge.
Zeta appare un
uomo costantemente in fuga da se stesso e dominato dal desiderio di trovare una
collocazione all’esterno per affermare il proprio Io.
La città ,come
tutto, è vissuta in modo ambivalente, da una parte luogo di appartenenza ,
dall’altra limite al desiderio di spaziare.
L’Altro che si
manifesta in vari aspetti e nelle diverse relazioni, è punto di confronto e
scontro, metro di misura per valutarsi e da lì ripartire nella propria ricerca.
Si avvertono il
bisogno continuo del protagonista di suscitare interesse e attenzione ,quasi
una sorta di compensazione per i propri bisogni più celati.
Il linguaggio, spesso
usato in modo ossessivo, amplifica gli intimi eccessi del protagonista.
E’ un romanzo
introspettivo che parla delle mille impressioni che nascono dentro e cozzano
spesso contro una realtà non sempre pronta ad accoglierle, il racconto di una
solitaria lotta esistenziale che lascia aperto il finale perché il viaggio di
esplorazione continua.
Gianni Quilici. Non è che l’inizio. Tra le
righe libri. Euro 13.00
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