28 giugno 2015

“Non è che l’inizio” di Gianni Quilici





                                                              foto Gianni Quilici
di Camilla Palandri

Commentare un libro letto è sempre un atto soggettivo perché in fondo in ogni narrazione cogliamo ciò che è più affine al nostro modo di sentire e ogni punto di vista è un frammento che mette in evidenza alcuni aspetti e nello stesso tempo contribuisce alla realizzazione di una visione più ampia ed articolata.

Ciò che più colpisce in questo romanzo è il ritmo della narrazione, veloce e incalzante come i pensieri del protagonista, in continua evoluzione, in un crescendo.
C’è un senso di tensione costante, legata all’inquietudine che anima il personaggio , al suo bisogno incessante di mettersi in gioco , trovare nuovi stimoli e nuove dimensioni.

Il mondo esterno è lo sfondo entro cui questa ricerca interiore si svolge; i personaggi non hanno troppo spessore perché Zeta è l’unico vero personaggio, le sue oscillazioni nei contrasti, le sue aspirazioni, il suo bisogno di vivere intensamente il proprio tempo.

Le immagini si susseguono rapide, bel delineate, con pochi tratti, come brevi pennellate che arricchiscono di colore il racconto.

Molto incisivi i dialoghi e l’uso del tempo presente; rendono la narrazione viva e fanno sentire più partecipi, come se tutto avvenisse nel momento stesso in cui si legge.

Zeta appare un uomo costantemente in fuga da se stesso e dominato dal desiderio di trovare una collocazione all’esterno per affermare il proprio Io.

La città ,come tutto, è vissuta in modo ambivalente, da una parte luogo di appartenenza , dall’altra limite al desiderio di spaziare.

L’Altro che si manifesta in vari aspetti e nelle diverse relazioni, è punto di confronto e scontro, metro di misura per valutarsi e da lì ripartire nella propria ricerca.

Si avvertono il bisogno continuo del protagonista di suscitare interesse e attenzione ,quasi una sorta di compensazione per i propri bisogni più celati.

Il linguaggio, spesso usato in modo ossessivo, amplifica gli intimi eccessi del protagonista.

E’ un romanzo introspettivo che parla delle mille impressioni che nascono dentro e cozzano spesso contro una realtà non sempre pronta ad accoglierle, il racconto di una solitaria lotta esistenziale che lascia aperto il finale perché il viaggio di esplorazione continua.

Gianni Quilici. Non è che l’inizio. Tra le righe libri. Euro 13.00

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