foto di Stefania Cardone |
nota di Stefania Cardone
Leggere il tuo libro è sentirsi al cinema, tuffarsi in un po' di Truffaut, in un pizzico di Bunuel, colorarsi di Almodovar.
E' così che mi è apparso Non è che l'inizio.
Il tuo romanzo corre veloce, ma è una corsa attenta, non distratta, non priva di sguardi desiderosi di vedere cosa sarà.
Come nella canzone di Lucio Dalla :
"cosa sarà che ti svegli al mattino e sei serio
che ti fa morire ridendo di notte, all'ombra di un desiderio".
Complimenti Gianni, mi è piaciuto moltissimo, ma non avevo dubbi ...
nota di Carla Rosco
Non è che l’inizio con forza attira dentro
il movimento continuo del protagonista: le strade della città di Lucca, le
strade molteplici di una interiorità ricca, difficile da governare. Un
apprendistato alla vita che lascia con l’amaro in bocca quando si
esibisce un po’ troppo una sessualità stile macho, con punte sadiche,
aggressive.
Un’ossessione
sessuale che trova però un mirabile contrappunto nell’innamoramento per Eloisa:
non c’è una parola superflua nel raccontarlo, c’è profondità, c’è efficacia stilistica.
Come
efficace e interessante è il resoconto dell’esperienza scolastica e
dell’esperienza nel partito comunista alle prese con cambiamenti epocali.
Nota di
Gabriele Landi
Ho
finito di leggere Non è che l'inizio
ha trovati una scrittura asciutta, matura che certo conosce le figure
retoriche.La città è un perfetto set un po’ "pugni in tasca".
Trovo
coraggioso mettersi così a nudo e mi trovo d'accordo con il filosofo troppo
te
stesso ma questo è solo gusto personale
Gianni Quilici. Non è che l'inizio. Tra le righe libri. euro 13,00
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