foto da: Non è che l'inizio |
di Rosanna Moncini
Ho letto e
apprezzato il tuo libro, ecco alcune impressioni.
Lettura
scorrevole, dialoghi serrati, descrizioni del quotidiano anche in particolari
insoliti ma veri, tanti piccoli “scenari” che si susseguono e mutano
rapidamente senza annoiare, linguaggio cinematografico(?), sullo sfondo la città conosciuta ma al tempo
stesso “scoperta”.
Il protagonista
che si muove in modo frenetico negli spazi e
nell’indeterminatezza dell’esistenza ( lavoro, rapporti, scena politica)
alla ricerca di riconoscimenti- affermazione di sé che non si realizza mai pienamente. Tutto ruota intorno a lui,
c’è solo lui sulla scena, gli altri sono solo comparse non significative.
La
passione sia letteraria che cinematografica che spesso affiora, fa
pensare alla cultura da autodidatta, forse per questo più viva e sentita (bella
la definizione di libri come “grappoli inesauribili di desideri”).
Il sesso consumato
male, la solitudine dei corpi che non si incontrano e comunicano, la
tristezza del rifiuto, il desiderio mai
appagato che diventa ossessione, continua ricerca.
La descrizione
“spietata” della realtà degli incontri senza compiacimento senza “abbellimenti”.
Figure femminili
di poco spessore , donne oggetto sessuale tutte
culo, tette e cosce ,quasi volgari…. ambigue e contraddittorie nel farsi
desiderare e poi sottrarsi, di un pragmatismo misero, brutale…in
contrapposizione alla donna idealizzata
e irraggiungibile, anche lei,
però, poco definita poco interessante per il lettore, non c’è una Anais
Nin per Zeta.
Descrizione della
realtà scolastica senza idealismi missionari, scene quasi surreali ma reali a
volte quasi comiche, di una comicità che
diverte di più chi è estraneo all’insegnamento, ma meno chi è passato per simili esperienze.
Spero che il tuo lavoro continui proficuo.
Gianni Quilici. Non è che l'inizio. Tra le righe libri. Euro 13,00
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