di Simona Fazzi
Ho
finito di leggere Le onde.. Che dire? Per me è un'opera incredibile, diversa da
tutti i libri che ho incontrato.
Virginia
Woolf è un'artista, una grande scrittrice.
Ed è per questa diversità che il libro si presta a essere letto almeno due volte.
La
prima per riuscire ad orientarsi, per riuscire a riconoscere le voci e di
conseguenza a mettere a fuoco i personaggi, per apprezzare la solida, perfetta,
straordinaria struttura sopra la quale Virginia riesce a darci il senso di
qualcosa di estremamente etereo, impalpabile, pulsante, ritmico, onde che si
avvicinano e si allontanano da una riva, si accavallano e si fondono, il mutare
continuo della luce e delle ombre, il canto della cose, la forza della natura,
la sua corrente …
La
seconda volta il romanzo va letto senza
troppe interruzioni, senza concentrarsi sui personaggi, sul senso, proprio come
si ascolterebbe un'opera musicale, come si legge una poesia... Il tempo, il
ritmo, la Vita sono forse in questo libro un teatro, o forse un anfiteatro, dove
i riflettori sono puntati ora su un personaggio ora sull'altro, ma questi sei
protagonisti non parlano ma pensano, riflettono, vedono, sentono...
. Virginia Woolf. Le onde. Einaudi
",
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