noterella di Gianni Quilici
Afferro tra le
mani (ma senza bruciarmi) “ Thérèse philosophe” un romanzo erotico attribuito al grande romanziere e filosofo illuminista Denis
Diderot.
L’inizio mi piace tra
filosofia e erotismo, tra l’ingenuità della giovinetta e la perversione del Padre
spirituale.
Lei dice:”Ah!
Padre mio! Quale piacere mi rapisce! ….” “Cacciate, padre mio, cacciate tutte
le cose impure che sono ancora dentro di me. Io vedo…gli…an…geli…spingete
ancora…spingete…”
Lei è ingenua e fiduciosa
e senza condizionamenti e anche per questo si prende tutto il piacere; lui ingenuo non lo è e forse si
prende un piacere doppio: il suo e quello che suscita in lei.
Immagino un
romanzo (o un film) gioiosamente erotico. E’ possibile questo oggi mi
chiedo?
Thérèse
philosophe, anonimo, attribuito a Denis Diderot; prefazione di Riccardo Reim,
Roma, Lucarini, 1991;
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