di Marigabri
Tre racconti lunghi che partono da una confessione (o ci arrivano) e dalla ricerca di una verità che tuttavia rimane sempre nell’ombra.
La musica è il filo che li unisce.
Lo stile di Nevo rende la lettura intensa e ammaliante, anche quando i significati sono rarefatti o diventano misteriosi.
Il primo racconto, La strada della Morte, è quasi un thriller dal respiro teso fino al gran finale, aperto al desiderio e alla complessità.
Il secondo, Storia familiare, percorre la strada sdrucciolevole delle buone intenzioni, scivolando nel dubbio. I sentimenti oscillano, i castelli di carta crollano, una verità impensata ma possibile affiora all’orizzonte.
Nel terzo, Un uomo entra nel frutteto, il biblico frutteto (forse un’immagine dell’Eden) dove i protagonisti si inoltrano diventa il luogo dell’anima in cui perdere se stessi o abbandonare una fallace immagine di sé e lasciare che la musica diventi “l’amo in fondo alla canna da pesca lanciata nelle profondità della nostra anima, da cui fa riaffiorare tutto quello che è sprofondato.”
Nevo qui non è ai massimi splendori, ma la sua scrittura è sempre irresistibile . I mini racconti scritti dal protagonista della storia numero 3, poi, sono proprio dei capolavori!
Eshkol Nevo. Le vie dell'Eden. Neri Pozza
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