16 gennaio 2012

"Mare di Bering" di Tullio Avoledo

di Luciano Luciani

Chissà come si sente Tullio Avoledo, friulano, classe 1957, a interpretare da quasi dieci anni la parte dello “scrittore emergente”. Pluripremiati i suoi libri, intorno ai quali si sprecano addirittura i lusinghieri giudizi dei recensori. Manca, però, a tutt’oggi, il successo di pubblico. Quello largo, indiscusso, che riesce a portare il tuo libro in tutte o quasi le famiglie appena appena al di sopra della soglia dell’alfabetizzazione.

Eppure, Avoledo di storie da partecipare al Lettore ne ha un sacco e una sporta e governa bene intrecci e personaggi, trame e protagonisti. Non solo , come si suol dire con consumato mestiere (che pure c’è), ma con l’aria di divertirsi ancora a raccontare.
Forse, lo penalizza un’ironia un po’ troppo abrasiva per i gusti del pubblico medio, o forse è colpa della particolarissima ambientazione dei suoi romanzi: un presente simile al nostro, ma insieme diverso, spostato lungo la direzione di un futuro possibile, ma inaspettato e sorprendente

Intanto, credo che possa essere motivo di qualche conforto per il nostro Scrittore sapere che i diritti della sua fantasia eccentrica, stralunata e al tempo stesso assolutamente verosimile, sono difesi da un’agguerrita legione di entusiastici supporters che lo leggono e lo fanno leggere consigliandolo a parenti, amici e compagni di avventure letterarie. Così l’ho conosciuto anch’io ed è stato subito amore. Soprattutto per Mare di Bering, pubblicato nel 2003 da Sironi ( un editore dal gusto finissimo nell’individuare qualità e novità nella scrittura) e ripubblicato nel 2007 nella collana dei tascabili Einaudi. Non l’avete ancora letto? Male! Fatelo al più presto: magari per farvi crescere la voglia, provo ad accennarvi la trama.

Mika, il protagonista, è un giovane che si ingegna a sopravvivere in un durissimo nord est italiano, fornendo tesi di laurea “precotte” a laureandi senza voglia di studiare, competenze e talenti. A scriverle non è nemmeno lui, ma le appalta a Rabo, un coltissimo reduce del movimento padovano del ’77. Precario esistenziale, ma intraprendente e iperattivo, Mika non riesce a trovare serenità neppure nella relazione con la sensuale Amanda, di cui è, forse a ragione, geloso fracico. I suoi veri guai, però, iniziano quando gli viene proposto di procurare, costi quello che costi, una laurea honoris causa alla giovane e bellissima amante di un maggiorente locale…

Storia di un eroe del nostro tempo, vivace e ben raccontata, Mare di Bering recupera non pochi valori narrativi aggiunti dalla ambientazione vagamente ucronica. Avoledo, infatti, fa muovere i suoi personaggi su scenari che assomigliano al nostro, ma che, però, per qualche modesto e inavvertito particolare se ne distaccano: la moneta si chiama “nuovo euro”, circola in un’Unione Europea ridotta a sette Stati a guida ucraina, da cui Francia e Regno Unito si sono sfilate da tempo. In Italia le sedi istituzionali sono protette da filo spinato e cavalli di frisia mentre l’immagine incombente e accattivante del suo Lider Maximo incombe da manifesti che occhieggiano ossessivamente in tutte le piazze e agli angoli delle strade: la casa editrice del governo pubblica in edizione tascabile l’Opera Omnia di Goebbels che si rivela un grande successo editoriale Nel resto del mondo, invece, il potere politico è nelle mani di donne tostissime: negli Usa Hillary Rodham è alla vigilia del suo terzo mandato presidenziale e costringe all’esilio i vignettisti satirici che le si oppongono; in Francia la presidente si chiama Deneuve... Un incontro al vertice, tutto al femminile, è previsto a Reykjavik. Il mondo si commuove per le sorti di un sottomarino nucleare ucraino sepolto nei ghiacci del Mare di Bering.

Asciutta ed essenziale la scrittura di Avoledo è una continua sorpresa: per la ricchezza delle citazioni letterarie, per la varietà dei richiami musicali, cinematografici, fumettari che definiscono i personaggi e danno loro spessore e personalità all’interno di un mondo cattivo e senza regole: se non è il nostro, certo poco ci manca.

Tullio Avoledo. Mare di Bering. Einaudi

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