13 aprile 2023

"La bella confusione" di Francesco Piccolo

 


L'ANNO D'ORO DEL CINEMA ITALIANO

di Giovanna Baldini

       Due registi, due film, una vicenda che nei primi anni Sessanta riempì le cronache dei rotocalchi italiani e stranieri.

        Il libro di Francesco Piccolo descrive minuziosamente la nascita, la realizzazione, la conclusione di quelli che furono i due film più importanti e significativi della storia del cinema italiano del secolo scorso. Stiamo parlando di Il Gattopardo e di Otto e mezzo, usciti in Italia nel 1963.

        Registi, Fellini e Visconti, che illuminarono il panorama italiano del cinema con opere conosciute e riconosciute in tutto il mondo.

        I film furono girati nello stesso anno e insieme arrivarono alla ribalta delle mostre nazionali e internazionali più prestigiose. Le due opere cinematografiche ebbero subito un vasto successo e molti premi che segnarono in modo indimenticabile quel periodo, breve ma intenso, del nostro cinema apprezzato e imitato in Europa e in America.  

         Dalle pagine si apprendono notizie interessanti e curiose su quelle due personalità: per esempio, la competizione sul lavoro che impedì loro di rivolgersi la parola per molti anni. Si può seguire passo dopo passo la lavorazione dei film perché l’Autore ce ne presenta lo svolgimento in parallelo: dedica un paragrafo all’uno e quello successivo all’altro. 

       Claudia Cardinale, protagonista di ambedue i capolavori, ricorda in un’intervista quanto era stato difficile girare in contemporanea due ruoli, ed essere Angelica e Claudia. E pazientemente, come sottolinea Piccolo, cambiava città e colore dei capelli, per esigenze di copione. Straordinaria e irripetibile l’impresa di portare a termine in concomitanza due film di quel livello artistico. Ciò fu possibile per l’altissimo livello artistico delle maestranze, nessuno escluso, dell’industria cinematografica di allora.

        Il libro fa rivivere, grazie alla scrupolosa documentazione, la Roma degli anni sessanta, le notti nei locali di via Veneto, dove si incontravano produttori, attori, sceneggiatori, perdigiorno e tutto poteva accadere in quel mondo di celluloide che non esiste più.

       Al di là di tutto questo, che comunque regala al Lettore uno spaccato veritiero e per nulla nostalgico del tempo che fu, Francesco Piccolo è interessato a scavare più nel profondo la genesi dei due film.

       Secondo l’Autore, Visconti e Fellini in maniera inconscia hanno realizzato una sorta di autobiografia, identificandosi nei loro protagonisti: Luchino Visconti con il principe di Salina, Federico Fellini con Guido Anselmi

       Il primo si riconosce nella delusione storica di don Fabrizio, consapevole che il mondo della nobiltà siciliana scomparirà con l’unità d’Italia; il secondo con il protagonista, il regista Guido Anselmi, che cerca se stesso, un soggetto, una sceneggiatura, un film da fare.

       Dietro ai personaggi ci sono gli attori, i più noti e ben pagati dell’epoca con le loro vite e le loro complicazioni. Anche su di essi la penna di Piccolo scorre puntuale e precisa e racconta episodi, aneddoti, avventure…

     Non è solo questo il libro perché allora la cultura era anche politica. Ma sulla polemica che si scatenò tra gli intellettuali e il Partito Comunista Italiano lascio al Lettore il piacere di ritrovarla tra le pagine.

  Francesco Piccolo, La bella confusione, Casa editrice Einaudi, 2023, p. 282, euro 20,00

 

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