“È intollerabile diventare “i vecchi”. Ma anche “i giovani”, “i migranti”, “gli ultimi”… Intollerabile triste e pericoloso. Bisogna lottare per restare individui fino all’ultimo respiro”.
Considerazioni, riflessioni, memorie autobiografiche, proposte per una società sana e coesa, sogni e utopie da cui trarre la forza per combattere contrastare e resistere.
Con il consueto acume e l’immutato brio Lidia Ravera ragiona sulla vecchiaia. In particolare quella delle donne, la più detestata e stigmatizzata.
Inaccettabile e reietta, sospinta all’angolo degli invisibili, oggi la vecchiaia -e il modo in cui la si tratta- ci sta mostrando che “una società in cui le età della vita non comunicano fra loro è una società fragile, in cui tutti hanno paura del tempo.”
Lidia Ravera. Age Pride. Einaudi
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