12 aprile 2023

"La sera" di Susan Minot

 

di Giulietta Isola

“Il viso di quell’uomo sembrava illuminato da dentro… si impadronì di lei la sensazione che qualcosa di cruciale le stava accadendo.”

        Il colpo di fulmine perfetto, meraviglioso, totale, la certezza dell’attrazione, del desiderio, la consapevolezza di avere di fronte una persona totalmente affine, che ci corrisponde cellula per cellula, la precisa sensazione che il mondo dentro ed intorno a noi stia mutando per sempre, è quello che è successo ad Anna Lord, la protagonista di La sera, età 65 anni. 

        La donna è in fin di vita, sprofondata nel dolore, attorno a lei, fra lenzuola bianche e solerti infermiere, i quattro figli avuti da tre matrimoni e gli oggetti più cari, i compagni di tutta un’esistenza. Ann però sente che l’incontro, quaranta anni prima, con Harris Arden, in una isola del New England ha segnato la sua esistenza benchè sia durato solo tre giorni, quello è stato il momento più alto, memorabile, avvolgente di sempre. 

        Le complicazioni , gli ostacoli, gli impegni da rispettare ne hanno velocissimamente decretato la fine , ma resta il fatto che quell’incontro è stato fondante per ogni cosa autentica guadagnata nella sua vita . 

        Agonizzante, annebbiata dalla morfina Ann Lord rivive la magia di quegli istanti passati insieme ad Harris, le sembra di vederlo accanto a sé con le sue gambe lunghe, gli occhi chiari, la pelle ambrata, gli fa domande, ci parla. 

        La memoria è una marea che va e viene, vede le case dove ha vissuto, il cielo della Provenza, sente le parole ed il tocco di Harris, ma anche il marito che la ha abbandonata, quello violento, quello che l’ha lasciata vedova, la perdita devastante del figlio di dodici anni, l’incidente sull’isola la notte del matrimonio di Lila, ma rimane la certezza che quel che è stato non si può cancellare anche se la vita è continuata inesorabile, con altri incontri, risate, lacrime. 

        Susan Minot ha scritto pagine che fanno piangere, ha svelato il traporto sentito per quell’uomo luminoso, mi ha affascinato con l’amore romantico, reso famigliari modi e volti dell’upper class con una prosa molto elegante e pulita, quasi minimalista. 

         La trama fitta e a tratti allentata dei ricordi, del respiro, della cognizione di essere arrivata in fondo alla vita trasmette al lettore l’onda emotiva , ancora fortissima , che Harris Arden porta con sé come pure i rumori, i colori della natura, il dolore, gli amici che vogliono salutarla. 

        Le sensazioni fisiche che Ann ricorda sono potentissime e credo che chiunque le abbia vissute sarà in grado di riconoscerle e riconoscersi perché non rimangono solo nel pensiero, ma sulla pelle, nei nervi, ovunque e non possono essere cancellate “ perché durano nella memoria, e la memoria è un luogo concreto.” 

        Una scrittura potente che permette di vedere i pensieri prendere forma e di cogliere sia la maledizione che la benedizione. Una bella lettura.

LA SERA di SUSAN MINOT EDIZIONI PLAYGROUND

 

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