08 novembre 2014

"A quattro anni dalla scomparsa di Giuliano Parenti" di Luciano Luciani






L’uomo che coltivava la bellezza

Quattro anni fa, in una piovosa giornata di novembre, nella sua casa capannorese di Pieve san Paolo, si spegneva Giuliano Parenti, intellettuale civilmente impegnato, grande affabulatore, profondo conoscitore della poesia del Novecento, artista estroso e innovativo, raffinato microeditore e formidabile educatore a tutte le lezioni della bellezza.

Sensibile al fascino del teatro, Giuliano aveva firmato oltre quaranta commedie premiate in concorsi nazionali e pubblicate su riviste teatrali italiane e straniere. Suoi testi rappresentati presso i principali teatri della penisola, radiotrasmessi dalle reti Rai, Rsi Svizzera e teletrasmessi dalla TV di Stato della ex-Jugoslavia avevano conosciuto le importanti regie di Richard Gordon, Raoul Farolfi, Ruggero Jacobbi, Andrea Camilleri, Silvio Spaccesi. Un suo atto unico, Pelone, è stato pubblicato nell’antologia Nuovo teatro italiano dell’editore Vanni di New York.

Scrittore lucido e corrosivo nel 1995 ha vinto il premio “Narrativa Studio 12” per un racconto lungo. Nel 2001 Jaca Book di Milano ha editato il suo romanzo Uliess, lettore d’immondizia, poi presentato a Mantova in occasione del Festival della Letteratura. Nel 2007 sono stati pubblicati i Racconti col fiato corto e nel 2008 è uscito, Per amore o per finta, romanzo in cui, senza facili moralismi e sempre col sorriso sulle labbra, Parenti passa criticamente in rassegna i vizi, le incoerenze e le insensatezze del nostro tempo.

Costantemente attento ai temi della formazione delle giovani generazioni, nel 1972, insieme all’ex –alunno Patrizio Roversi, Giuliano costituì il gruppo “Giochiamo davvero” con il quale effettuò un centinaio di’interventi presso scuole e comunità, esperienza poi raccolta nel libro Giochiamo davvero, pubblicato dalla casa editrice Emme di Milano. Dal 1979 al 1985 è stato responsabile del Laboratorio multimediale presso la Scuola sperimentale “Dante Alighieri” di Mantova. Ha lavorato come animatore presso la Comunità per il recupero dei tossicodipendenti “Emmaus” di Foggia e “Porta aperta” di Casale di Roncoferraro (Mn) e nel 1976 ha collaborato all’ideazione e realizzazione della “Città favolosa” insieme a Gianni Rodari, Tonino Casula, Toti Scialoja, Sauro Marianelli, Pinin Carpi, Bruno Munari e Donatella Ziliotto. In occasione del dibattito sulla legge Basaglia ha partecipato alle attività di animazione “Orlando a Dosso” sia presso l’Opg di Castiglione delle Stiviere, sia nel territorio lucchese. Dove il prof. Parenti ha guidato per oltre dieci anni partecipatissimi laboratori di poesia per il Liceo scientifico “Majorana” di Capannori, l’Istituto tecnico “Benedetti” di Porcari; il Comune di Capannori; il Centro Socio Culturale Anziani “Chiavi d’Oro” di Lucca; per gli operatori del disagio mentale Enaip di Lucca

Suoi lavori di pittura, grafica, scultura e fotografia sono stati esposti in mostre organizzata dal Centro Documentazione Arti del comune di Carpi (Mo), presso la Galleria Ducale di Mantova e il Laboratorio Arti Visive di Foggia. Nel 2007 il Centro Socio Culturale Anziani “Chiavi d’Oro” di Lucca ha allestito una sua personale intitolata “Omaggio a Giuliano Parenti”, iniziativa reiterata nel mese di maggio dell’anno successivo nell’atrio del Palazzo comunale di Capannori. Senza dimenticare che per sei edizioni del Premio nazionale di poesia ‘Città di Capannori’ Giuliano Parenti è stato un presidente di giuria affabile, ironico, straordinariamente equilibrato e competente. E Capannori, nel cui territorio Giuliano ha vissuto l’ultima parte della sua esistenza, grata, gli ha voluto dedicare una sala di lettura, quella dei libri per ragazzi, presso il Centro culturale Artemisia.

A un anno dalla scomparsa la casa editrice La Meridiana ha pubblicato Il piccolo audace Frrr. Storia di un pesce fuor d’acqua, una sua favola di formazione per bambini di tutte le età illustrata dalla splendida grafica di Antonio Torquato Lo Mele.

A quattro anni dalla sua scomparsa vogliamo ricordare questo nostro Amico, colto e affabile, per ribadire quanto ci manchi il suo sguardo lucido e disincantato, la sua incontenibile creatività, la sua, di cuore e di testa, giovinezza.


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