di Giulietta Isola
In pillole: thriller psicologico ambientato su un’isola, protagonisti due ricche turiste occidentali ed un migrante in fuga. L’isola greca di Idra, una piccola gemma dell’Egeo, un tempo frequentata da una nutrita schiera di artisti e intellettuali provenienti da ogni dove, ai nostri giorni è meta ambita del bel mondo di cui fanno parte le famiglie Codrington e Haldane, che riposano paciosi nelle loro ville “Distesi nel fasto avvolgente dei pigiami, fra icone bizantine e quadri di capitani idrioti, all’ombra dei cipressi e delle tende da sole allungate sopra le porte”.
Jimmie Codrington, un ricco vedovo inglese, mercante d’arte è in compagnia della donna greca insopportabilmente snob che ha recentemente sposato. La famiglia Haldane è americana ed è ad Idra per la prima volta. Seguiremo da qui in poi le avventure di due dei loro figli: Naomi, svogliata ventiquattrenne in crisi per esser stata cacciata dallo studio legale di Londra in cui lavorava per aver difeso un turco, non rinuncia mai alle sue posizioni progressiste, Sam ventenne wasp annoiata di New York City. “Che begli animali siamo, pensò Sam; belli come pantere”.
L’incontro delle due ragazze con Fouad, profugo siriano, metterà in moto una macchina che produrrà effetti devastanti e trasformerà la narrazione in un noir mediterraneo, un intrigo rocambolesco, che non lascia respiro al lettore.
Ma Osborne non è di facile contentatura: indaga la psiche umana, analizza una certa classe occidentale di privilegiati a corto di principi ed in preda ad un terribile vuoto esistenziale, è spietato nello scavare nelle macerie corrotte dell’animo umano, mostra la miseria umana, la caducità dei sentimenti, la bestialità e l’orrore che è dentro di noi, ci accompagna con stile ed una scrittura tesa e brillante, verso una ineludibile catastrofe, la sua tecnica è fluida e rivela tutta l’amara consapevolezza di un testimone disincantato chiamato a fare i conti con la propria coscienza ed a guardare dritto negli occhi i fantasmi che porta dentro, l’autore ci invita ad abbandonare un inutile ed ipocrita moralismo.
Un romanzo fulminante che mi è parso perfetto per avermi ricordato quanto siamo ridicoli, fuori dal tempo, assolutamente patetici, gentuccia pretenziosa e convinta di superiorità morale. Non dimenticherò tanto presto questa estate infuocata ed i suoi fantasmi.
Consigliato.
L’ ESTATE DEI FANTASMI di LAWRENCE OSBORNE ADELPHI EDITORE Traduzione di MARIAGRAZIA GINI EUR 19.00
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