19 aprile 2021

"Non è che l'inizio" di Gianni Quilici

 

di Rosanna Valentina Lo Bello

          Questa non è una recensione, ma una sensazione pensata e scritta.
Sul libro, su Zeta, su Gianni Quilici
So che alcuni di voi hanno letto questo romanzo, uscito nell’aprile 2015, e forse conoscono l’autore stesso, attraverso la sua presenza in FB.

 

     Ecco perché  vorrei scrivere senza raccontare il romanzo, ma esprimendo ciò che mi ha trasmesso,  che non è una banale autobiografia, ma un libro fluido, che scorre e che ci investe con la passione dei sentimenti e delle riflessioni..
 

     Sin dalle prime pagine Gianni Quilici ci racconta e si racconta attraverso il suo personaggio Zeta.

     Vengono messi in risalto tre percorsi: la donna , la politica, la scuola ossia le passioni del personaggio Zeta,  che sorprendono nel loro rispettivo percorso individuale.

      Ognuno di questi percorsi ha un preciso  andamento parallelo, che finisce per collegarsi e ciò  si percepisce bene nella scrittura concatenata dei vari episodi, di cui l’autore  fa, a parere mio, buon uso.

       Man mano che si va avanti nella lettura (spesso con il sorriso visto lo sguazzare del tipico umorismo toscano) questi tre fronti assumono l’aspetto di tre quadri intriganti per i colori, le sfumature e le minuziosità psicologiche tutte da scoprire e che si prestano a una riflessione profonda da rendere questo romanzo molto generoso con il lettore.

     Quando poi a pagina 19 ho trovato Le mie tentazioni, cioè le tentazioni di Zeta,  sono rimasta molto colpita dall’elenco stilato sia graficamente (in movimento sparso ma con un suo ordine) sia con la scelta del carattere  più  confidenziale nel segno e ho ascoltato la sua "musicalità " come fosse uno spartito di Wim Mertens.

    In questa lista ho sottolineato alcune tentazioni a me congeniali , e una in particolare "vivere come se fossero tante sequenze cinematografiche"   mi ha procurato un pensiero: questo romanzo con i tre quadri intrecciati tra poesie dentro il romanzo e foto in B/n ha una forte potenzialità sia cinematografica che teatrale.

     Ho immaginato un vero e proprio monologo di Gianni –Zeta,  situato in uno spazio circolare dove i tre  quadri assumono la forma di tre sedie  diverse, nelle quali Gianni-Zeta si alterna, seduto, recitando dentro quel filo sottile, che spesso divide la realtà  dalla finzione.

   Da lì, ho immaginato, sfiderà, provocherà, sorprenderà, cercherà  di sedurre coinvolgendo quel pubblico  fatto da  persone che lo conoscono, ma anche  da perfetti sconosciuti.

   La luce avrà  un ruolo fondamentale dentro una scenografia apparentemente scarna...dove voleranno parole pensieri e immagini...e da lontano da molto lontano una voce sussurrerà :" Non è  che l’inizio/la lotta continua..."

Ps.: complimenti per la copertina..accostamento di colori azzardato ma rende benissimo il tutto.


Gianni Quilici.

   Non è che l’inizio.

      Tra le righe libri 2015, 

            Euro 12.00

 

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