19 dicembre 2013

"Ausmerzen (Vite indegne di essere vissute)" di Marco Paolini

Cosima Di Tommaso

 Ho letto l’ultimo libro di Marco Paolini, Ausmerzen, (Vite indegne di essere vissute),  tutto d’un fiato, non si può non farlo e, nell’ultimo respiro con il libro in mano, ho pianto, Dio mio se ho pianto.
 

Marco Paolini, qui narratore, porge al lettore la storia di uno sterminio di massa, ignoto ai più, di cui si parla solo – in certi convegni di psichiatria. Si tratta di Aktion T4, ovvero, ben trecentomila esseri umani, sistematicamente uccisi, ritenuti geneticamente inaccettabili, sposando i principi dell’eugenetica. Si tratta di zingari, disabili mentali e non. Il libro apre uno squarcio imprescindibile e angosciante, su eugenetica, scienza ed etica, e sulle politiche del potere che le usano in modo bieco. Marco Paolini è un narratore appassionato e indignato che incontra o dovrebbe incontrare, la coscienza di ognuno di noi.
 

E’ sconvolgente apprendere che la scienza, o certa ricerca scientifica, possa usare e prestare il fianco a quello che io chiamo, ‘’lato oscuro’’ nell’uomo (paura, ignoranza), al punto che diventa quasi un fatto normale, in nome di una non ben specificata, salute degli altri individui.
 

Ciò che fa ancora più male è che ‘’ci stiamo abituando’’, eppure è passato tanto tempo da allora. Ma non è solo questo il punto: ad aver paura del ‘’diverso’’, che sia immigrato o disabile e, in nome di una crisi imperante, che taglia tutti i costi a tutti i costi, si è disposti a giustificare che essi siano, dopotutto, ‘’vite indegne di essere vissute’’, tutt’altro che portatrici di diritti.
 

Il racconto di Marco Paolini, s’incontra con quello di Mario e diventa un urlo di civiltà, alla civiltà dell’uomo contemporaneo. E’ fin troppo facile condannare il passato, ma qui c’è da salvaguardare prima di tutto un presente e un futuro. Tanto importanti sono il mestiere dell’insegnante di sostegno, del professore, dell’operatore di strada che, come giustamente ritiene Luigi Ciotti, apra a ‘’…l’idea che il futuro sia una cultura dell’integrazione che si fa cultura dell’interazione.’’ Quanto è fondamentale oggi, più che mai, l’azione educativa! Quanto è fondamentale oggi, ribellarsi alla subdola comunicazione strisciante, propinata dai ‘’persuasori occulti’’ e manipolano il sentire comune. 

 Davvero un ottimo libro, d’impegno etico e civile che ìncita l’uomo di oggi, a svegliarsi, alzare la testa e ad agire, per ‘’…rendere normale domani quel che ieri era impossibile’’. Limpida, scorrevole, scattante la prosa, tipica di un linguaggio ‘’parlato’’, meglio, ‘’sentito’’ in sé, prima di essere portato in scena.

Marco Paolini, Ausmerzen, (Vite indegne di essere vissute), Einaudi, 2012.

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