di Rosanna Valentina Lo Bello
Questo scatto di Gianni Quilici è un tessuto a doppia trama: iconografica e concettuale emotiva.
Quella iconografica mi arriva subito partendo lateralmente dalla corteccia del tronco dell’albero.
Una corteccia molto rugosa ruvida che mi fa pensare alla pelle di un vecchio elefante e con i suoi chiaroscuri mi viene voglia di accarezzare.
È l’occhio che scruta
che sbircia silente
che nasconde un’anima sensibile
che preferisce stare dietro le quinte per poi rivelarsi solo se lo ritiene.
Le tonalità dei verdi che si susseguono nel prato maculato con graduali punti luce rendono l’idea della salita verso la luce limpida.
Ecco la prima linea orizzontale che delimita nettamente il prato dal cielo e dove siede la ragazza.
A questo punto noto un piacevole caso di simmetrie e riflessioni quasi speculari che rendono questo scatto molto particolare.
Si tratta di lucenti sdoppiamenti di spazi geometrici chiusi collegati alle due figure umane.
La ragazza crea degli angoli con il suo ginocchio piegato e con il gomito su di esso. Forma degli spazi chiusi di luce di cielo pari a due quadrilateri di forma uguale se pur di dimensioni diverse.
Per un caso questo gioco di figure e spazi è applicabile anche al ragazzo.
L’angolazione del suo ginocchio con le linee dell’altra gamba e del prato creano uno spazio di luce cielo pari al quadrilatero che sta a fianco poggiato sulla linea fine prato.
La trama concettuale emotiva parte per me dalla gestualità delle mani del ragazzo e dallo sguardo che si percepisce dal viso della ragazza.
Anche la scelta del luogo fa intendere una non casualità ma un posto ben preciso per poter parlare.
ll punto di vista della
corteccia ossia dell’occhio sembra un’apertura di sipario su una scena
teatrale.
Penso ad una parte finale di una discussione litigiosa in atto dove la ragazza infastidita
e arrabbiata volge lo sguardo (volutamente distratto) verso il panorama che ha
di fronte piuttosto che verso il ragazzo che le parla.
Lui con il gesto delle mani sembra dire:
” Dai stai calma …le cose non stanno come tu credi. Parliamone a modo!!”
Chissà se lo scatto seguente a questo vedrà i due ragazzi abbracciati dirigersi verso la giornata che avevano programmato per Lucca Comics.
Guardo il cielo e vedo evidente la scia di un aereo appena passato, mentre il sole comincia a risplendere.
Foto di Gianni Quilici. Lucca Comics. Mura Urbane. 31 ottobre 2021
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