di Gianni Quilici
Questi
Visti&Scritti di Ferdinando
Scianna sono innanzitutto “piacere”. Piacere visivo (più di 300 ritratti) e
piacere delle testimonianze, annesse ad ognuno di questi ritratti, tra ricordo,
riflessione, aneddoto. Personaggi più o meno famosi, ma anche sconosciuti o
famosissimi planetariamente. Piacere
nostro come lettori, ma anche (si percepisce bene) dell’autore stesso che li ha
pensati, raccolti, concepiti.
E’
come se Scianna ci accompagnasse in un viaggio e ci presentasse una
costellazione di volti scolpendoli con scatti mai banali, a volte, invece, indimenticabili, e ce li raccontasse con folgoranti giudizi,
con ricordi, con divertenti aneddoti o
con succinte impressioni, anche acide.
Inoltre
molti di questi personaggi li conosciamo, hanno fatto parte del nostro
immaginario, con loro abbiamo intessuto un possibile rapporto di sentimenti
(simpatia o apprezzamento, astio o
amore) e quindi l’interesse o semplicemente la curiosità è più alta, più
pungente. Si va da Papa Wojtyla a Berlusconi, da Sartre a Foucault, da Saramago
a Borges, da Cartier-Bresson a Koudelka, da Scorsese a Isabelle Huppert, da Moravia a
Calvino, dal Dalai Lama a Salgado, da Montale a Kundera, da Toni Servillo a
Sandrine Bonnaire soltanto per citarne alcuni.
Prendiamo
questa foto di Roland Barthes.
Bellissimo
ritratto, senza andare nel dettaglio, per la concentrazione con la quale fuma
il sigaro, dove il sigaro si armonizza alla concentrazione, ma questa vive per
conto suo in un pensiero a noi ignoto. E di Barthes, Scianna scrive, tra
l’altro: “Mi sembrò timido, imbarazzato, non smetteva un istante di fumare il
suo sigaro: le sue risposte erano nitide e perfettamente strutturate. Amaro,
malinconico. Gli rimanevano soltanto tre anni di vita”.
Oppure
questa su Ornella Muti
La
bellezza di un sorriso pieno potrebbe essere la sintesi dello scatto, ma c’è un
aspetto che dà più forza e originalità all’immagine: il movimento di rotazione verso
l’obiettivo del volto.
Scrive
Scianna: “Ornella Muti è stata una grande icona della femminilità per gli
uomini della mia generazione. Quando ho avuto l’occasione di fotografarla era
in piena, matura e vitale bellezza. E il suo sorriso non mancava certo di
suggestione!”.
E
infine Asia Argento.
Qui colpisce
l’incontro delle guance tra l’uomo segnato dal tempo con gli occhi chiusi
sognanti e la faccetta pulita e carina di lei.
E
su di lei Scianna scrive, tra l’altro:: “E’ tenera, intelligente, colta e
sbullonata. Molto simpatica. Così l’ho fotografata; ma i giornali la
preferiscono solforosa e regressiva. Forse si preferisce così anche lei”.
Ferdinando Scianna. Visti&Scritti. Pag. 432. contrasto. Euro 24,90
Ferdinando Scianna. Visti&Scritti. Pag. 432. contrasto. Euro 24,90
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