LE PAROLE DEL CUORE
di Giovanna Baldini
Alla fine del libro, arrivata all’ultima pagina la mente è confusa, il cuore pieno: emozioni, ricordi, informazioni turistiche, storiche e letterarie, criticità attuali della città amata.
La Pisa di Cristina Lastri è tutto questo: il suo mondo infantile, adolescenziale e maturo; una realtà che l’avvolge e la protegge, che diventa amica e compagna. Tutto della vita dell’Autrice è successo a Pisa, dai giochi agli amori, e continua ad accadere nei fatti della vita recente.
La quotidianità è descritta a volte con un velo di malinconia, a volte con impeto, sempre comunque con una partecipazione grande, immersa nella luce ariosa della città.
Le pagine, quindi, scorrono, talvolta, con la foga della scrittura diaristica e la posatezza della riflessione intima, talaltra.
Libera dalla costrizione della metrica nelle poesie e dalle regole severe grammaticali e lessicali della prosa, perché il ricordo urge e viene fuori grazie a un vernacolo amato e identitario dell’educazione familiare, Cristina riesce a far fluire la sua scrittura con sincerità e senza infingimenti.
Le parole le servono per fermare il vissuto in ogni suo più profondo senso e significato. Ritornano, così, le prime esperienze sentimentali, le canzoni indimenticabili degli anni passati, le mitiche Renault, le tappe importanti della donna, ormai moglie e madre. E intorno a tutto ciò Pisa, i suoi monumenti, la sua storia, le strade e l’Arno, quell’Arno d’argento, illuminato dalla luna, e tanto amato.
È un flusso di memorie che srotola ricordi, immagini, considerazioni… Solo una volta, una critica a una Piazza, che si trasforma, vittima dei cambiamenti del tempo.
Un rammarico fuggevole, il resto è sempre stupore e meraviglia.
Voglio ricordare, parafrasandolo, un verso del grande Poeta che a Pisa conobbe momenti belli, che furono di sollievo ai suoi dolori dell’anima e del fisico:
Che speranze,
che cori, o Pisa mia!
Cristina Lastri, Cuore pendente. Racconti e poesie scritti all’ombra della Torre, Felici editore, 2022, Pisa
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