09 novembre 2022

"Madonna col cappotto di pelliccia" di Ali Sabahattin

 

di Giulietta Isola

“Ci sono incontri casuali in grado di segnare un’intera esistenza. E ci sono storie che restano segrete per una vita intera ma poi, una volta raccontate, fanno il giro del mondo. Quando ad Ankara, negl...
 
       Madonna col cappotto di pelliccia di Sabahattin Ali è la storia di un amore senza tempo. In questo libro, che ci trasporta con delicatezza nelle vite di due, anzi tre persone, il confine tra amore e ossessione, tra sanità e pazzia è molto sottile. 
       
       L’io narrante non è sempre lo stesso: il primo è un giovane che cerca lavoro nell’Ankara degli anni Trenta, ero talmente concentrata su di lui, sull’umiliazione che prova nell’essere disoccupato, da non accorgermi che non è lui il protagonista ma Raif Effendi, un anziano impiegato di banca silenzioso, dimesso e sempre accondiscendente, apparentemente insensibile a critiche e rimproveri, continuamente sbeffeggiato da tutti i colleghi, prevaricato dai superiori e deriso dalla sua stessa famiglia. 
        
       A raccontarci quest’omino ligio al dovere ed a farci entrare in una sorta di confidenza con lui , è il vicino di scrivania ed un disegno rivelatore del suo carattere. L’uomo pare avere una visione molto chiara dell’animo altrui e stupisce la sua imperturbabilità di fronte agli attacchi meschini, ma la vita di Raif , come quella di tutti, è fatta di domande e risposte ed è contenuta in un taccuino nel quale ha raccontato la sua storia d’amore con Maria Puder, giovane pittrice tedesca conosciuta a Berlino, prima che di persona, in un autoritratto: Madonna col cappotto di pelliccia. 
        
       “Ancora oggi, dopo tanti anni, mi è impossibile descrivere ciò che provai in quel momento. Ricordo solo che ero pietrificato davanti al ritratto di una donna con il cappotto di pelliccia, non riuscivo a schiodarmi di lì. Cosa c’era in quel dipinto?” L’incontro con la sua Madonna lo folgorerà, Maria è giovane, indipendente, dipinge, canta in un locale… passeggia con gli uomini, è l’emblema della libertà, ma è anche complicata e tormentata. “Mi aveva condannato a cercare per tutta la vita qualcosa che io stesso non conoscevo, qualcuno che non esisteva.” 
  
       Un libro che coinvolge e cattura per la grazie dei suoi protagonisti: da una parte Raif ipersensibile, distaccato e silente osservatore del mondo, uomo semplice ma infinitamente profondo, che per anni si è rifugiato nei libri e ha fatto dei suoi sogni uno scudo per proteggersi ed oggi, chiuso nella sua solitudine, sembra attendere la morte ed intanto perde la vita, quella di tutti i giorni, dall’altra parte la straordinaria Maria anticonformista, indipendente, spaventata dai sentimenti e incapace di amare, petulante e fragile, una donna libera dal predominio degli uomini e vittima di se stessa . 
 
        Vi consiglio la lettura di questo libro dal linguaggio poetico, vivido e raffinato perché ci ricorda che spesso l’apparenza inganna e che l’arte dell’incontro sa essere tanto sublime quanto straziante.
 
“Non ho mai imparato i trucchi per piacere agli uomini. Non sono mai arrossita davanti a uno di loro, né ho mai avuto aspettative in fatto di complimenti. Ma questa mia condizione mi ha condannata a una terribile solitudine. Le mie amiche non stavano bene in mia compagnia. Accettare le mie idee e fare amicizia con me ai loro occhi equivaleva a ledere i propri gusti e il proprio benessere.”
 
MADONNA COL CAPPOTTO DI PELLICCIA di ALI SABAHATTIN FAZI EDITORE

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