14 gennaio 2024

"Comunione" di Bell Hooks

 


di Carla Rosco

    Comunione - La ricerca femminile dell’amore di Bell Hooks (1952- 2021), afroamericana, pioniera e icona del pensiero femminista, è un libro del 2002, ristampato dal Saggiatore nel 2023.

        Un’ampia parte del libro racconta il difficile lavoro fatto dalle femministe per trasformare la relazione tra uomo e donna; le femministe però hanno poco affrontato il discorso sull’amore.

        Di fatto era più facile creare cambiamenti fuori di casa che tra le pareti domestiche, nella gestione della casa e dei sentimenti, ossia della vita amorosa: “Avevamo paura di parlare dell’assenza di amore. Pubblicamente, la maggior parte delle donne si comportava come se il potere avesse più importanza dell’amore. Questa menzogna andava smascherata ... ci deve essere un equilibrio tra lavoro e amore”. E’ il condizionamento sociale che crea nel modo di amare le differenze tra i generi; la visione antipatriarcale, che ritiene sia gli uomini che le donne capaci di imparare ad amare, è la base su cui costruire un amore reciproco e duraturo.

          Il libro ha una parte finale molto confortante, i titoli degli ultimi capitoli sono eloquenti: “Amore duraturo: amicizie romantiche”, “Testimoniare l’amore: tra generazioni”, “Beatitudine: comunione d’amore”.

         Si scopre che nell’età vittoriana (periodo compreso tra il 1837, anno dell’ascesa al trono della Regina Vittoria, e il 1901, anno della sua morte) erano contemplate le “amicizie romantiche” tra amici dello stesso sesso oppure no ed erano prive di coinvolgimento sessuale, ma con passione erotica: “Grazie alla conversione femminista molte di noi hanno imparato ad attribuire ai legami con le amiche lo stesso valore che attribuivamo ai rapporti con i maschi, ad apprezzare i nostri legami non sessuali con gli amici maschi quanto quelli in cui facciamo sesso”.

      Ma, ci ricorda l’autrice, è ancora difficile per le unioni non sessuali ricevere il rispetto dato alle coppie eterosessuali. In realtà la vita sessuale di molte persone sposate o in coppia da molto tempo è inesistente ed i loro rapporti possono essere simili o identici alle amicizie romantiche.

       Se le donne di ogni età useranno l’espressione “amicizia romantica” ci sarà più spazio per sviluppare legami in relazioni platoniche impegnate, capaci di durare per sempre. E l’amore duraturo è vitale: non possiamo rischiare davvero sul piano emotivo in rapporti in cui non ci sentiamo al sicuro.

     Ma per trovare un amore o amicizia che duri nel tempo dobbiamo imparare a conoscerci e accettarci, poiché il vero amore inizia con l’amore di sè.

       Donne e uomini dovrebbero pensare alla conoscenza come a uno spazio erotico di connessione, di comprensione di sè e dell’altro; invece nella cultura patriarcale la maggior parte delle persone impara che l’amore romantico è un’unione di opposti.

    Il significato dell’amore nelle nostre vite è quello di provocare una profonda trasformazione: affidabilità e responsabilità per nutrire la nostra crescita spirituale. Ci vorrebbe una “comunità” come luogo di relazioni molteplici e stabili, inclusive.

      Per fortuna oggi - scrive l’autrice - grazie al movimento femminista e ai molti patemi d’animo attraversati, mai tante donne sanno che amore e dominio non stanno insieme, se l’uno è presente, l’altro sarà assente. Una ricerca sull’infanzia femminile conferma che le ragazzine spesso si sentono forti, coraggiose fino a quando non cominciano a ricevere messaggi sessisti che le spingono a conformarsi alla femminilità dominante. Poiché il patriarcato addestra le femmine a occuparsi di relazioni, legami e comunità, ecco che così accade; i maschi sono addestrati a non farlo o a farlo molto meno: “Nel mio primo libro sull’argomento ‘Tutto sull’amore. Nuove visioni’ [libro molto interessante del 1999, ora ristampato], ho avuto cura di dire più e più volte che le donne non sono intrisecamente più amorevoli degli uomini, ma che siamo sollecitate a imparare ad amare ... Il fatto che nasciamo in un mondo patriarcale, che prima ci invita a metterci in viaggio verso l’amore e poi pone delle barriere sulla nostra strada, è una delle tragedie della vita”.

        Potere vivere rapporti di rispetto e comunione con i nostri simili (e non solo) è quanto di più bello e salutare ci possa capitare, ad uomini e donne, gli impedimenti sono devastanti.

       Come scrive Susan Griffin in “L’eros della vita quotidiana”: esistere in uno stato di comunione è essere consapevoli della natura dell’esistenza. E’ qui che ecologia e giustizia sociale si incontrano, con la consapevolezza che la vita è in comune.

 Bell Hooks   “Comunione. La ricerca femminile dell’amore . Traduzione Maria Nadotti. IL Saggiatore 2023

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