17 gennaio 2024

" Italian Icons" mostra di Ron Galella

 

 


ITALIAN ICONS” FOTO SULLE STAR DEL CINEMA E DELLO SPETTACOLO SCATTATE DAL PIU GRANDE PAPARAZZO DI OGNI TEMPO, RON  GALELLA

 di Mimmo Mastrangelo                         

  Un buona  foto deve ritrarre una persona famosa, mentre fa qualcosa di non famoso, il suo essere nel posto giusto nel momento sbagliato, ecco perché il mio fotografo preferito è Ron Galella”.

        Categorico questo elogio lasciatoci da  Andy Warhol su Galella, l’imperatore in assoluto dei paparazzi, che con la sua inseparabile Nikon ha immortalato  le più grandi star del cinema e dello spettacolo che spesso pedinava, inseguiva ostinato come un bracconiere sulle tracce della sua preda. 

       <<Non ho mai guardato  nell’obiettivo - diceva - Ho sempre scattato fissando la mia preda. A raffica, come un pazzo per riuscire a catturare la normalità, una smorfia spontanea, un gesto che smonta la presunta perfezione della loro immagine  prefabbricata>>.  

        Negli  Stati Uniti Ron Galella (New- York 1931-Montville 2022) è rimasto una gloria nazionale, ma il suo sangue era italiano, il padre Vincenzo, un ebanista di bare emigrò negli Stati Uniti da Muro Lucano, mentre la madre Michelina aveva i genitori originari di Benevento. Alla fotografia si dedicò sin da giovanissimo e dopo  la laurea in fotogiornalismo , Galella lavorò per le testate più importanti degli Usa. La sua “preda-ossessione” fu Jacqueline Kennedy-Onassis la quale una volta lo denunciò  e la sentenza del tribunale  stabilì che non avrebbe potuto più avvicinarsi a lei se non da una distanza di oltre venti metri. Nell’ archivio di Galella sono rimaste oltre tremila istantanee sulla vedova Kennedy ed in una delle foto più famose la si vede di profilo coi capelli mossi dal vento, mentre passeggia su Madison Avenue di New York. 

        Le fotografie di Ron Galella sono ormai delle “icone-cult” conosciute in tutto il mondo e non per caso “Italian icons” si intitola la mostra che viene  inaugurata il 20 gennaio a Palazzo Viceconte di Matera, curata dalla storica dell’arte Fiorella R. Fiore e  promossa dal Consiglio della  Regione Basilicata insieme alla Fondazione Sout-Heritage. 

       Settanta scatti in esposizione che lasciano riverberare sulla pellicola il fascino di  Virna Lisi e Anna  Magnani (entrambe sul set  del film “Il segreto di Santa Vittoria” di Stanley Kramer),  di Sophia Loren e Monica Vitti; di una solare e giovane Isabella Rossellini e di una enigmatica Silvana Mangano anche lei, come la Kennedy,  immortalata di profilo in una foto a dir poco stupenda che fa anche da copertina al catalogo della mostra. 

       Continuando ad attraversare il percorso espositivo, ecco che la fotocamera imperterrita di Galella  sorprende  un Marcello Mastroianni fuori da un albergo romano, un Federico  Fellini quasi in posa negli studi di Cinecittà, un Bernardo Bertolucci che alza la statuetta dell’oscar  per  il film “L’ultimo imperatore” (1988). 

       Altri ritagli di “spontanea e fresca umanità”  si possono cogliere allungando lo sguardo sulle  tavole di celebrità hollywoodiane come Dean Martin o Liza Minnelli, Robert  De Niro o  John Travolta, Brian De Palma o Francis Ford Coppola (il lucano di Detroit). Scatti rubati al tempo   di grande naturalezza che celebrano l’occhio di un imperterrito realista, e, tuttavia, lasciano anche un po’ di amaro in bocca. Sì, è vero una foto di Galella rimarrà per l’eternità una “documentazione pittorica incomparabile” , ma oggi il mestiere creativo e pazzo del paparazzo non esiste più, ogni giorno un immensurabile frullato di immagini viene riversato sui social e nello spazio di ventiquattrore è già estinto.

 A  MATERA DAL 20 GENNAIO AL 18 FEBBRAIO PALAZZO VICECONTE.

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