14 febbraio 2022

" Castigo" di Ferdinand Von Schirach

 


di Giulietta Isola

 «È quando tutto è fermo che accadono più cose.»  Søren Kierkegaard

        Protagonisti di queste pagine sono dodici destini inquieti ed inquietanti che invitano a riflettere sui concetti di «buono» e «cattivo» e su quanto siano profondi gli abissi dell’animo umano. 

        Incontriamo un uomo che vive una torbida ossessione per una bambola gonfiabile, una donna accusata di aver ucciso il marito attuando una pratica sessuale con l’utilizzo di una muta da sub, un «piccolo» uomo, che spera in una lunga pena detentiva per spaccio di cocaina, perché solo in carcere riesce a sentirsi grande e rispettato. 

         ”Cosa è giusto e cosa no? Una scelta rispetto ad un’altra e la conseguente azione da cosa sono determinate? Sono stati forse eventi passati a ribaltare gli schemi sociali imposti ed imporre un’azione?” Queste domande scaturiscono dalla lettura di “Castigo”. Ferdinand Von Schirach, per lunghi anni avvocato penalista, ci propone questa raccolta di racconti su casi giudiziari realmente avvenuti, emblematici per indagare la psiche umana e l’animo di chi commette un crimine o un misfatto, un invito a riflettere sul tema della “giustizia” che non sempre equivale a “Legge”.

        Spesso per “sentirsi” assolti non basta scontare una pena, può accadere che il giudizio verso se stessi , scevro da quello di terzi, assuma la forma di “castigo” più impietosa. Solitudine ed estraniamento sono il comun denominatore per tutti i protagonisti colpevoli di reato , non sentirsi accolti, accettati o compresi , vivere una quotidianità solo apparentemente pacificata e ordinaria sembra legittimarli ad abbandonare le pratiche del vivere civile e di buona condotta imposta dalle leggi e dalla società, sono figure fragili, confuse, disorientate capaci di azioni efferate e disumane, il ritratto di un’umanità fredda, arida, impassibile. 

        Ferdinand Von Schirach narra le storie nella loro totalità, senza tralasciare fatti del passato che hanno potuto deviare psicologicamente e moralmente i protagonisti, al punto tale da far commettere loro dei crimini, mette in luce il contrasto tra la “colpa” e la “responsabilità”, tutti gli uomini nascono privi di colpa ma ognuno con la propria responsabilità ed è quella, nel bene e nel male, che ci porta a scegliere di commettere un’azione piuttosto che un’altra. 

       Lo stile asciutto, essenziale, nitido, distaccato lascia al lettore “la scelta” se il colpevole sia vittima, carnefice o entrambe le cose, il “libero arbitrio” da solo non è sufficiente per mettere ordine ed equilibrio nei rapporti umani, è essenziale l’esistenza della “Legge” per mantenere rapporti di buona condotta tra le persone, ma l’autore fa emergere il paradosso di una legge talvolta troppo rigida, una legge che scagiona un colpevole per dei cavilli burocratici e “condanna” degli innocenti per dei metri di giudizio troppo rigorosi e lineari per la mente umana. 

        Le tante domande senza risposta, le soluzioni poco rasserenanti , i tanti interrogativi sulla tragicità dell’esistenza ci infilano in un tunnel dove la speranza di luce è estremamente tenue e la realtà molto spesso non contempla il lieto fine. Il messaggio finale è uno : il tribunale più grande, per ognuno di noi, è la nostra coscienza, non riuscire a venire a patti con essa è sicuramente il “castigo” più forte, essere assolti o meno è irrilevante. 

        Poliziesco, thriller, noir ogni definizione è incongrua, queste sono storie estreme nelle quali il male, cresce nella cosiddetta normalità, aiutato ora dall’intolleranza, ora dalla noia, ora dall’accidia. Consigliato.

CASTIGO di FERDINAND VON SCHIRACH NERI POZZA EDIZIONI

 

 

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