22 aprile 2022

 

di Marigabri
 
Se resta qualcosa da fare -dopo tanto scrivere- non è che gridare contro il profanatori del globo, contro i torturatori della terra, i distruttori dei boschi e i divoratori degli animali, gli aguzzini dell’innocenza.” (Anna Maria Ortese)
 
Undici interviste del 1984, oggi ripubblicate.
 
1. ANNA BANTI - La sfortuna di essere seri
“Anna Banti era una parente della mia famiglia di mia madre. Una nobildonna molto elegante, molto misteriosa. Da bambina mi aveva incuriosito parecchio. Così divenni Anna Banti. Del resto il nome ce lo facciamo noi”.
 
2. MARIA BELLONCI -L’indifferente
“Esigo molto da me stessa. E pazientemente mi accetto.”
 
3. LAUDOMIA BONANNI - La vita solitaria
“Il libro deve essere come un sasso che si butta per colpire.”
“Ho avuto una vita semplice, persino opaca. Evidentemente avveniva tutto dentro di me. […]
Ero una tranquilla persona di provincia. Mi piaceva scrivere e basta. Oggi scrivo e basta. Sono rimasta una solitaria. Troppo solitaria.”
 
4. FAUSTA CIALENTE - Straniera dappertutto
“Mi domando se di italiano ho solo la lingua, mi sento straniera dappertutto”.
 
5. ALBA DE CÈSPEDES - La pasionaria
Una signora sottile dei grandi occhi azzurri, vestita sportivamente con un fazzolettino legato intorno al collo, la sigaretta accesa fra le dita, la gestualità cordiale degli spagnoli.
“Il grande segreto della vita è eliminare. Proprio così: eliminare tante cose inutili, quelle che ci fanno perdere tempo.”
 
6. LIVIA DE STEFANI - Quando la bellezza è un handicap
“Ma ho un piccolo vanto: essere stata la prima in Italia a parlare del potere mafioso come di qualcosa che comporta un carattere particolare del maschio: violento, chiuso, autoritario e protettivo, con il culto del proprio potere e della sottomissione agli altri.”
 
7. NATALIA GINZBURG- Non mi piace parlare di me
Aveva i capelli corti, gonne inglesi a pieghe sotto il ginocchio e scarpe da uomo. Voleva sempre rivedere i testi prima della pubblicazione: “per sfiducia in me stessa“, diceva ogni volta, “non in chi mi intervista”. Era di quelle persone che solo sulla pagina scritta trovano la sicurezza del proprio pensiero.
 
8. PAOLA MASINO- Où sont les neiges d’antan?
Lei è così: accogliente, gentile, ciarliera. Le sue chiacchiere sono di quelle che si ascolterebbero per ore sospendendo il respiro, mai banali, attenta all’attualità culturale come ai ricordi di un tempo già lontano e mitico.
 
9. ELSA MORANTE- Dell’amore e del tormento
Non si può parlare di lei che in modo leggendario, perché il suo negarsi alla curiosità, quasi allo sguardo della gente, l’ha resa inevitabilmente mitica.
 
10. ANNA MARIA ORTESE - La meraviglia e l’innocenza
“Sono una persona scomodissima, e questo spiega ampiamente la mia scarsa fortuna.”
“Voglio guardare più in alto, e più liberamente: dove davvero è sacro il Respiro. Non solo il mio o il tuo, o di milioni di uomini, ma sacro il respiro del bosco, del lupo, del cane.”
 
11. LALLA ROMANO - Il chiaro e l’essenziale
Un motto che potrebbe rappresentarla…
“ Vivere con passione e raccontare l
 
Sandra Petrignani. Le signore della scrittura. La Tartaruga. 

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