06 dicembre 2022

"Sette Abbracci e tieni il resto" di Stefano Tofani

 

di Marisa Cecchetti

          E’ un ragazzino di dodici anni, rotondetto, con gli occhiali, che zoppica a causa di un incidente di macchina, è in una classe di ragazzi dalle parole facili e urticanti, e di coetanee che si sentono già donne ma hanno la testa ancora di bambine. Sicuramente non passa inosservato e diventa -oggi come  sempre- oggetto di scherzi e di nomignoli. Questo di Stefano Tofani, Sette abbracci e tieni il resto,  è un libro per ragazzi, uno di quelli che sarebbero molto utili agli adulti!

          Lui è Ernesto ma lo chiamano Quattrocchio, e qualche volta, per distrazione, anche Alfredo. Vive con la mamma -meglio dire che abita sotto lo stesso tetto, perché si incontrano raramente. Infatti lei è sempre fuori per altri impegni, di giorno e di notte, e glielo comunica con striminziti biglietti. Il padre ha già trovato un’altra compagna, giovane, procace, per niente un modello di raffinatezza. Ernesto aveva la nonna che si prendeva cura di lui, ma nell’incidente d’auto lei ha perso la vita, quella nonna che si faceva ricompensare con un abbraccio ogni volta che accontentava una richiesta del nipote.

           Ha un amico immobilizzato sulle gambe che spinge con la carrozzella dovunque gli chieda di andare: con lui deve stare attento anche alle parole che usa, perché non siano allusive alla sua infermità. E’ Lucio, un po’ un grillo parlante: Ernesto lo aiuta, sì, ma anche lo sopporta.

           Il suo paesino ha le rocce vicine e il mare a due passi: Ernesto si rifugia spesso in una grotta che crede di conoscere solo lui, e sta volentieri la sera sulla spiaggia a guardare le onde e le stelle, a parlare e a fantasticare con un adulto, il pescatore Fefè.

          Soprattutto ha una passione per Martina, la bella compagna di classe che non lo degna di uno sguardo, attratta da ragazzi più disinvolti; però a lui basta guardarla dal suo banco, osservarne il profilo, i capelli, la maglietta aderente che lo fa sognare.

         Poi un giorno Martina scompare e il paese si riempie di giornalisti e di TV. Ernesto la deve assolutamente trovare prima degli altri, comincia così la sua ricerca, metodica, ragionata, pericolosa.

         Stefano Tofani sa mettersi nei panni - e nella testa - di un ragazzino, sa vedere il mondo e le relazioni umane con i suoi occhi, ne conosce il linguaggio, i desideri segreti, i sogni. Ernesto si racconta senza nascondere niente di sé, né le assenze da scuola che giustifica con la firma falsa, né la frequentazione di ragazzi clandestini, neppure le imprese in cui rischia davvero, che affronta con l’incoscienza dell’età quando non si sa valutare il pericolo reale.

          E’ una figura simpatica, un ragazzino che ha fatto di necessità virtù, che sa trovare il grottesco delle persone e l’assurdo dei comportamenti. Ha un enorme vuoto di amore, non lo nega, ma non fa la vittima. Sa prodigarsi per gli altri tanto da diventare un piccolo eroe. Non è uno sprovveduto, conosce bene i comportamenti e le situazioni che lo fanno soffrire, ma sa accettare se gli porgono una mano.

 Stefano Tofani, Sette abbracci e tieni il resto. BUR ragazzi 2021, pag. 220, € 10,00.

 

 

 

 

 

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