14 dicembre 2022

" Vertigine" di Elisabetta Carta

 


L’ultima prova narrativa di Elisabetta Carta

Vertigine, o dello spaesamento interiore

di Luciano Luciani

          Il poliziesco tricolore va fortissimo. Un tempo, almeno fino alla fine del secolo scorso, vittima di un pesante complesso d’inferiorità nei confronti della narrativa straniera, soprattutto angloamericana e francese, oggi il giallo italiano, ambientato su riconoscibilissimi scenari nazionali, metropolitani o provinciali, gode di un eccellente stato di salute. Al momento, non c’è casa editrice di qualche importanza che non abbia almeno una collana editoriale fitta di storie complicate e cruente e di eroi indagatori - questurini o carabinieri, giornalisti o magistrati - che esercitano bravamente i propri talenti investigativi, razionali e/o d’intuito, versus il male e i suoi tristi protagonisti. 

           Dopo una prima generazione di Autori (Carlo Lucarelli, Massimo Carlotto, Andrea Camilleri…) capaci di coniugare storie avvincenti con una buona, talora eccellente, qualità letteraria, bisogna ammettere che anche gli attuali, più significativi esponenti della scrittura poliziesca (Maurizio Di Giovanni, Antonio Manzini, Alessandro Robecchi, Marco Malvaldi…) non fanno rimpiangere le virtù narrative dei Padri fondatori. Il pubblico dei lettori li premia e non è un caso se li troviamo spesso in testa alle classifiche dei libri più venduti nel Bel Paese. 

           Tutti uomini, potrebbe dire qualcuno/a? Solo alla condizione maschile è dato saper elaborare trame appassionanti, scenari verosimili, protagonisti credibili, determinati e fragili al tempo stesso? Certo che no e lo dimostra, con ampia facoltà di prova, l’attrice/scrittrice Elisabetta Carta con il suo recente Vertigine, EdizioniCroce, 2022. Pagine che raccontano la storia di un’indagine per arrivare a scoprire il colpevole dell’omicidio di un’adolescente, consumatosi in quel di Cavalapetra, paesino della Sicilia profonda che più profonda non si può, ai piedi dell’Etna. 

          La conduce il commissario Calagiuri: già in forza ai tutori dell’ordine nella Capitale e a detta di tutti avviato a una brillante carriera, ha visto i propri destini professionali appannati da un error, peraltro non suo ma della di lui bellissima consorte. Meglio, molto meglio, allora, per questo difensore della pubblica sicurezza un bel periodo sabbatico lontano dai riflettori dei media sempre alla ricerca di scandali e scandaletti utili a gettare fango sulle istituzioni e il suo personale. Acuto, doloroso, però, fin dal suo arrivo nella nuova sede di lavoro, il senso di spaesamento provato dal Nostro, che già ciancicato dalla vita quanto basta, non riesce a sentirsi quasi mai a proprio agio. Tutto gli risulta difficile e faticoso: dalla lingua al cibo, dalle complesse abitudini locali alle complicate relazioni con l’altro sesso. Un disorientamento che comunque non gli ottunde il naturale talento a osservare la realtà e a stabilire le giuste connessioni, quelle che, proprio perché sotto gli occhi di tutti, nessuno vede. Ed è proprio per mettere meglio a fuoco la vera natura di tali relazioni che il commissario venuto obtorto collo da Roma inizia una vera e propria discesa agli Inferi in una comunità solo apparentemente serena e solidale, invece percorsa da linee di faglia separate e dai bordi taglienti. Perché anche qui, a Cavalapetra, niente, ma proprio niente, è davvero come appare.

           Scrive bene Elisabetta Carta e dimostra anche in questa sua quarta prova narrativa di saper bene ascoltare e rendere sulla pagina le ragioni del cuore di personaggi solitari e alle prese col perenne rovello della ricerca di una versione migliore di se stessi. Risultati di alta qualità letteraria quelli ottenuti dall’Autrice, attraverso una scrittura che privilegia i mezzi toni e le sfumature, non è mai perentoria, evoca e suggerisce piuttosto che affermare e, finalmente, riesce a evitare gli stereotipi e i luoghi comuni di tanta Sicilia letteraria e cinematografica.

Elisabetta Carta, Vertigine, EdizioniCroce, Roma 2022, pp. 180, Euro 16,00

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