15 novembre 2023

Il sentiero del sale" di Raynor Winn

 

di Giulietta Isola

“Avremmo potuto fermarci, ma non avevamo niente da perdere e tutto da guadagnare dal continuare il cammino. Qui eravamo liberi, bistrattati dagli elementi, affamati, stanchi, infreddoliti, ma liberi. Liberi di non accamparci presso amici o parenti, essere un peso, diventare una scocciatura …Qui avevamo ancora il controllo sulla nostra vita, sui nostri risultati, sul nostro destino. Avevamo scelto di camminare e godere della libertà che deriva da quella scelta”.

       La storia di Raynor e del marito Moth è vera, bellissima e straordinaria. Questo libro, un esordio molto toccante, ruota intorno alla malattia incurabile e degenerativa che viene diagnostica a Moth nello stesso momento in cui perde la propria fattoria, per un investimento sbagliato e un errore burocratico nella difesa legale del loro diritto. 

       Raynor da agricoltrice diventa senzatetto ed infine a scrittrice a tempo pieno. I due coniugi iniziano il loro cammino nella natura e nella povertà , un percorso di 1013 chilometri da Minehead a South Haven Point, lungo le coste del Devon e della Cornovaglia . Spiagge , scogliere a picco e brughiere vengono percorse con due sacchi a pelo, una piccola tenda, un fornelletto e 48 sterline a settimana . 

        Riprendere in mano il proprio destino a 50 anni , mettersi a camminare nella natura selvaggia con la fame come “sottofondo costante”, non è facile, bisogna imparare a fare un passo alla volta ed apprezzare quello successivo, vincere la paura, l’ansia, l’amarezza . 

       Questi ingredienti rendono il racconto di Raynor forte e potente con qualche richiamo all’esperienza di tanti nomadi del nuovo millennio, così ben tratteggiati da Jessica Bruder. Moglie e marito camminano fra intemperie e stenti, dormono in una tenda montata nel fango, al freddo e sotto la pioggia battente, mangiano ciò che capita o meglio ciò che si possono permettere , vivono eventi straordinari e situazioni insolite premesse ideali per un forte cambiamento interiore, entrambi pensano : “noi non saremmo mai tornati indietro. Non avremmo mai più varcato quella porta, lasciato cadere i bagagli sul pavimento di ardesia, dato da mangiare ai gatti, passeggiato per il giardino in una notte d’estate.”

       Raynor e Moth sono consapevoli di non poter più perdere nulla, perché tutto è già stato perduto, insieme diventano più forti, vincono lo repulsione della gente , ed acquisiscono una nuova certezza: “una cosa sola era reale ora più del passato che avevamo perduto o del futuro che non avevamo: se mettevo un piede davanti all’altro, il sentiero mi avrebbe fatto procedere, e una striscia di terra spessa non più larga di una trentina di centimetri era diventata casa.” 

       Una riflessione: oggi c’è tanta gente che per la guerra è rimasta senza un tetto, è una cosa che spezza il cuore, si prova empatia e voglia di aiutare. Ma se incontriamo un barbone per strada è facile pensare a storie di droga e alcol, è facile pensare che in fondo sia colpa sua, ognuno ha una percezione diversa per situazioni simili. Leggere queste pagine sincere significa venire a patti con il dolore e scoprire il potere curativo della natura.

IL SENTIERO DEL SALE di RAYNOR WINN FELTRINELLI EDITORE

 

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