16 dicembre 2014

"Tra fedi e sapori" di Luciano Luciani



Gli occhi di santa Lucia
13 dicembre

Martire del IV secolo, tra storia e leggenda, la siracusana Lucia, gode ancora, almeno a giudicare dall’onomastica diffusa, di un largo seguito popolare. Il suo nome che contiene la radice della parola latina lux, luce, viene antifrasticamente festeggiato dalla Chiesa alla data del 13 dicembre, corrispondente nell’antico calendario giuliano al solstizio d’inverno, “il giorno più corto che ci sia”.

Esemplare la storia della sua testimonianza di fede. Promessa in matrimonio dalla famiglia a sua insaputa, aveva, invece, per amore di Cristo, fatto voto di castità. Ottenuto da un pellegrinaggio miracoloso sulla tomba di sant’Agata di Catania lo scioglimento del vincolo nuziale, fu però vittima della vendetta del fidanzato per nulla disposto a rassegnarsi facilmente allo scioglimento della promessa e alla possibilità di un buon matrimonio con una fanciulla di nobile e ricca famiglia. 

La leggenda vuole che per significare la sua totale fermezza nel voto Lucia si strappasse gli occhi e li inviasse al promesso sposo su un vassoio. Ma questo, non ancora soddisfatto, la chiamò in giudizio davanti al proconsole romano non solo per la rottura della promessa matrimoniale, ma, accusa gravissima, per la frequentazione con i cristiani. Pascasio, il funzionario imperiale, la condannò, allora, a una pena infame: essere condotta e costretta a vivere in un lupanare per essere profanata nel corpo e nella sua dedizione a Cristo. Ma il rappresentante del potere romano non aveva fatto i conti con la forza dello Spirito Santo che rese la fanciulla pesantissima e, quindi, inamovibile. Solo dopo altre atroci torture, ferita mortalmente alla gola, Lucia spirò. Le sue spoglie sono conservate nella chiesa veneziana che porta il suo nome, mentre i suoi occhi sono venerati a Napoli nel tempio cristiano di san Giovanni maggiore.
 
Tarallini detti “occhietti di santa Lucia
Ingredienti
1 kg di farina di tipo 00
200 gr di olio extravergine
un pizzico di sale
200 gr di vino bianco secco

Impasta la farina, l’olio, il vino e il sale fino a ottenere un amalgama dalla consistenza morbida. Stendilo e con la pasta realizza dei bastoncelli con cui confezionerai dei tarallini. Cuocili in forno a 150° per circa 20 minuti. Completata la cottura, tuffali nella glassa e falli asciugare.
  

La salvifica “cuccìa”
In Sicilia, ma anche in Lucania, Puglia e Calabria, il giorno di santa Lucia viene celebrato con la “cuccìa”, dolce ben augurale  e foriero per la famiglia di felicità, benessere, ricchezza. Racconta la tradizione che in un lontano 13 dicembre, mentre la popolazione languiva per una terribile carestia, si vide arrivare in porto una nave carica di grano. Era tale la fame che quella gente non attese a macinare il grano per farne farina per il pane, ma decise di cibarsi di quel grano appena appena bollito. “Cuccìa, cuccìa”, “è cotto, è cotto”, fu il grido con cui quei cuochi improvvisati sollecitavano gli affamati a cibarsi di quell’alimento salvifico, semplici chicchi di grano cotto. Il ricordo di quella povera mensa, tanto magra quanto miracolosa, si trasformò col trascorrere del tempo in una festa e per il 13 dicembre divenne consuetudine nelle famiglie presentare in tavola un dolce di grano bollito condito con miele, vino cotto, ricotta canditi a cui nel corso degli anni si sono aggiunti cioccolata calda, noci, scorze d’arancia, chiodi di garofano… Un profluvio di dolcezze che potrebbe risultare stucchevole a qualche palato e che ci sollecita a proporre la versione calabrese della “cuccìa”, più sobria e con un minore tasso glicemico-

“Cuccìa” calabrese
Ingredienti
100 gr di grano tenero
300 gr di ceci, fagioli,lenticchie, gherigli di noce
una manciata d’uva passa che avrai fatto rinvenire nell’acqua tiepida
miele d’api

Metti a bagno in acqua tiepida per 12 ore ma separati il grano e i legumi. Lessali separatamente, scolali e passali in un tegame nel quale avrai fatto sciogliere il miele d’api.
Aggiungi le noci spezzettate e l’uvetta.
Amalgama e servi freddo.










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