foto gianni quilici |
lettera di Susanna Pellis
Caro
Gianni,
ho finalmente letto il tuo
libro, che scorre veloce, si fa leggere molto volentieri.
Delle cose che mi sono più
piaciute, su tutte senz'altro Lucca. Non so se ci sono altri romanzi così
fortemente ambientati nella tua città, di certo il tuo è intrinsecamente
lucchese, la città non è solo presente, è essenziale nel racconto, e poi
descrivi tutti i posti per immagini anche vivide: sarà perché a Lucca sono
stata più di una volta, e sarà perché Lucca mi piace, ho
trovato tutto addirittura familiare, vicino.
La scelta di inserire le foto
funziona molto anch'essa, inutile dirti che la mia preferita è a pagina 90, una
foto meravigliosa, per la diagonale oltre che per il soggetto.
Poi mi è piaciuta l'attenzione
alle sensazioni, se non ai sentimenti, la scelta di certi
aggettivi, la descrizione dei dubbi, delle urgenze, delle delusioni, del
girare a vuoto del protagonista. Mi è piaciuta l'ironia (o almeno di ironia mi
pareva si trattasse) con cui riporti i dialoghi in sezione, che sono anche
molto realistici, senza dubbio e purtroppo.
Per come sono fatta io, non ho
sopportato invece i rapporti con le
donne, tanto meno la loro descrizione; ma si sa che per me questo è un
argomento delicato, e che il mio modo di pensarla non è precisamente dentro gli
schemi. Il tuo
racconto insiste molto su
questo aspetto, eppure questa
insistenza non mi ha impedito di apprezzarlo.
Sono curiosa di sapere,
piuttosto, fino a che punto il romanzo è autobiografico; e come mai lo hanno
letto in anteprima solo donne?
Bravo. Coraggioso, anche.
Un abbraccio
sus
Gianni Quilici. Non è che l'inizio. Tra le righe libri. Euro 13,00
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