"All’inizio non c’era nulla. Poi c’era tutto"
di Giulietta Isola
Noi così arroganti vediamo soltanto ciò che ci somiglia, consideriamo tutto il resto cose nostre , le manipoliamo, crediamo di avere il monopolio del mondo, agiamo con efferato distacco , desertifichiamo , uccidiamo e calpestiamo forme di vita sulle quali pensiamo di non avere alcuna responsabilità, né emotiva né etica. Ma il mondo ci sta presentando il conto, l’emergenza ambientale degli ultimi anni ha smosso molte coscienze e, vinta l’indifferenza ci siamo riscoperti sensibili al tema dell’ecologia.
Per chi è interessato al cambiamento climatico e soprattutto per chi non lo è questo romanzo è importantissimo , solidissimo dal punto di vista filosofico è un esperimento narrativo unico.
La struttura si ispira agli alberi: Radici, Tronco, Chioma, Semi. La prima parte ci introduce nove protagonisti i, nove radici che non sanno di essere connesse a un unico fusto. Si tratta di uomini e donne ordinari, tutti residenti negli Stati Uniti, ma dalle origini etniche più varie, colpiti da gioie e dolori come tutti, a cui si affiancano le vicissitudini delle foreste, dei boschi, della terra in cui vivono. Neelaj, Patricia, Nick, Olivia, Adam, Mimi, Douglas, Dorothy e Ray, ognuno legato per ragioni diverse agli alberi, ognuno segnato da un dramma personale forte, chi da una menomazione, chi da un lutto, chi da una crisi famigliare. Donne e uomini che i rovesci del destino non fiacca, anzi dai momenti di crisi traggono un invito a lottare per una causa.
Gli alberi, sono i coprotagonisti del racconto, creature più grandi, più lente, più vecchie, più durature che consideriamo nostre e non guardiamo mai sul serio con attenzione e cura, le dobbiamo riscoprire e smettere di considerarle meri strumenti utilitaristici.
Richard Powers, che si è ampiamente documentato vagliando più di 120 studi, ci immerge in questa vita non umana con un approccio sia scientifico che trascendente, la natura è personificata ed animata , agisce, seppur in maniera indiretta, si muove e “parla” con una voce propria. “Le piante sono creature caparbie e abili e alla ricerca di qualcosa, proprio come le persone”.
Il racconto si snoda via via incrociando il destino di tutti i protagonisti per formare un insieme armonico di sentimenti comuni, ideali, condivisioni a scapito dell’individualismo esasperante della nostra società, mette in discussione non soltanto il capitalismo (per cui ogni pezzo di terra è una proprietà di qualcuno e non il diritto di qualcosa), ma anche il concetto stesso di progresso ed evoluzione. Dopo secoli di innovazione, continuiamo ad essere vittime dello stesso ciclo di morte e devastazione, dobbiamo pensare che forse gli alberi si sono adattati meglio di noi alla sopravvivenza?
Le donne e gli uomini, protagonisti de Il sussurro del mondo evolvono e prendono coscienza, acquisiscono sensibilità, si mettono in cerca di qualcosa che vada oltre loro stessi, abbandonano la disillusione degli inizi e Powers con una sofisticata costruzione narrativa ci permette di individuare il luogo comune cheli unisce. “Stiamo vivendo un’epoca in cui si reclama un’autorità morale che vada al di là dell’orizzonte umano”.
L’autore ci invita a riflettere sul fatto che l'uomo è solo uno degli innumerevoli elementi dell'universo, è tenuto a rispettare tutte le altre forme di vita e a vivere in armonia con animali e vegetali, la natura è cooperazione e legame sociale. I suoi protagonisti si ritrovano a lottare in maniera radicale come attivisti per un bene comune, in procinto di sparire: la foresta vergine e, in particolare, una sequoia che diventa un baluardo, l’avamposto di una nuova civiltà.
Questo è un libro di lotta, un romanzo politico che vuol far cambiare idea a chi lo legge, le pagine sono magiche ed ammalianti, ogni ramo, ogni stelo, ogni corteccia sono illuminati da un linguaggio preciso e ricco, “un’energia freme nel cuore del legno” e trasmette appieno l’espressività e la ricchezza del mondo vegetale .
Un libro molto amato nel quale le vicende degli uomini contano poco e niente e l’attenzione si sofferma sulla natura intera rappresentata con rara sensibilità, leggendo ho visto cose che non avevo mai visto.”
Il sussurro del mondo è un’opera immensa, un appassionato atto di resistenza e impegno, un inno d’amore alla letteratura, al potere delle storie, alla grandiosità della natura.” Se non lo avete ancora fatto, leggetelo.
RICHARD POWERS. IL SUSSURRO DEL MONDO. LA NAVE DI TESEO EDITORE
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