noterella di Gianni Quilici
"Non c'è niente di più sterile della soddisfazione"
così ha detto una
volta Roman Polanski.
Ed è sterile la
soddisfazione quando diventa auto-contemplativa,
perché rimane
statica, sempre uguale a se stessa, nel suo gratificarsi.
Immaginiamo,
tuttavia, la soddisfazione che può nascere
dall’ applauso del
pubblico dopo uno spettacolo
o dopo una sfida
portata faticosamente a termine
o banalmente da un incontro di consonanze
affettive o intellettuali.
Sono soddisfazioni
sterili?
No, possono essere
altamente positive,
perché il bisogno
di essere riconosciuti, gratificati
non è soltanto una
condizione psichica istintuale
fortissima,
il principio del
piacere freudiano,
ma può servire,
se, andando oltre
l’auto-compiacimento,
diventa slancio
per non accontentarsi.
Lo slogan potrebbe
essere quindi:
essere
soddisfatti per non essere soddisfatti,
ne’
narcisisti, ne’ sadici, ne’ masochisti,
ma
in movimento dialettico
sapendo
che esiste sempre un oltre
rispetto
a ciò che siamo.
[ 15 gennaio 2015 ]
[ 15 gennaio 2015 ]
Nessun commento:
Posta un commento