Anna Tsygankova e Matthew Golding |
Mi è capitato
spesso di riflettere sulla danza e sul suo significato più profondo. Su cosa
abbia di diverso dalle altre forme di arte, su quale livello riesca a
coinvolgerci, quali corde interne vada a toccare. E’ lampante che al centro del
tutto vi sia il CORPO e le sue innumerevoli possibilità espressive.
Coloro che
praticano la danza sono i detentori assoluti di questa possibilità espressiva e
comunicativa, capaci di una vera e propria estroflessione dell’universo
interiore attraverso il corpo.
Doti fisiche e
rara sensibilità interiore educate ed amalgamate da una rigorosa disciplina e
da una continua ricerca fanno nascere quelle persone speciali che noi chiamiamo
semplicemente “BALLERINI”, veri artisti che ci consentono , se vogliamo, di
attraversare il vetro opaco dei nostri confini sensoriali e sfociare altrove,
stare un po’ in questo altrove e poi rientrare nel nostro mondo con una
coscienza nuova, una coscienza sorpresa.
“Quando un
danzatore è all’apice della potenza, possiede due cose splendide, fragili e
deteriorabili: la spontaneità, conquistata dopo anni di esercizio e la
semplicità, non intesa nell’accezione usuale, ma come stato di semplicità
assoluta, quello di cui parla T.S Eliot e che si consegue sacrificando
assolutamente tutto” Martha Graham
Del resto i
sentimenti ed i valori che la danza vuole studiare ed esprimere sono sentimenti
e valori UNIVERSALI e come tali ci raggiungono, istintivamente.
Concepisco la danza
come il frutto di una ricerca che è crocevia fra corpo e intelletto. La
perfetta sinergia fra CORPO e MENTE e come avviene per i sistemi complessi
durante una rappresentazione teatrale il tutto è sempre di più che la somma
della parti.
Charles Baudelaire
spiega così il valore aggiunto insito nell’arte della danza: ” La Danza può
rivelare tutto ciò che la musica racchiude”
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