di Carla Rosco
La scrittrice Laura Bosio dal 2015 dirige a Milano - dove vive - la scuola di italiano per migranti Penny Wirton, nata a Roma nel 2008 per iniziativa di Eraldo Affinati e Anna Luce Lenzi e poi diffusa in molte città d’Italia. Enrico Damiani editore pubblica il suo coraggioso e affascinante libro “Una scuola senza muri” dove viene raccontata questa straordinaria esperienza, condivisa con molti volontari: “la nostra è una scuola un po’ diversa dalle altre, non ha iscrizione formale e accoglie tutti durante l’intero anno scolastico, anche solo per un mese, due settimane, un giorno”.
Un libro prezioso quello di Laura Bosio, come testimonianza, e per la ricchezza di informazioni e di riflessioni. Il libro inoltre contribuisce al sostegno della scuola Penny Wirton di Milano. Di molti ospiti della scuola viene raccontata la storia, come quella di Bomani, proveniente dal Mali: “Lo avevo notato subito, la compostezza, l’espressione seria, lo sguardo attento, e la nudità consa pevole di chi arriva dopo essere scampato a un naufragio. Nero, bellissimo viso, corpo snello e pro porzionato, sembrava intelaiato di un invisibile filo di ferro”.
Storie dei migranti che si intrecciano con quelle dei volontari che li seguono: sono pensionati, stu denti universitari, ex docenti o insegnanti ancora in attività, casalinghe e nonne con figli e nipoti cresciuti, giornalisti, architetti, ingegneri, grafici, registi, musicisti e altro. Non c’è una selezione: “Mi affido. Chi viene a proporsi qui come insegnante ha già fatto una scelta di campo”.
La scrittrice ritiene che sarebbe necessario proporre uno “ius migrandi”, che potrebbe essere il diritto umano del nuovo secolo, un diritto di migrazione internazionale che non si modifichi in funzione di strategie socioeconomiche o sovraniste locali. Come sostiene l’antropologo Michel Agier occorre fare dell’ospitalità una regola giuridica, un diritto diffuso in tutto il pianeta. Invece nel mondo globalizzato, dove il successo si misura con la possibilità di muoversi liberamente, i migranti che osano farlo pagano un costo altissimo. Laura Bosio, nata a Vercelli, vive e lavora a Milano. Tra i suoi libri: “Le stagioni dell’acqua” del 2007, finalista al Premio Strega; “Per seguire la mia stella” del 2017, romanzo ambientato nel Rinascimento a Lucca, dove nel 1515 nasce Chiara Matraini, poetessa.
“Una scuola senza muri” di Laura Bosio Enrico Damiani editore p. 133 Euro 14
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