17 marzo 2021

"La tua bellezza" di Sahar Mustafah

 

 
di Giulietta Isola

“Voleva far sentire a ogni bambino che non era solo, soffiare sul potenziale di ciascuno fino a farlo divampare in fiamme ruggenti di speranza e di promesse che un giorno si sarebbero avverate. Insegnare le dà uno scopo, e, inaspettatamente, un senso di indipendenza inebriante. Qualunque cosa accada, sa di essere in grado di sopravvivere”.

Una narrazione corale che, attraverso dolore, fede e tradizioni ci porta a comprendere il valore autentico di comunità e famiglia, ci porta a conoscere ciò che fino ad ora si è conosciuto solo per “sentito dire”. 

La storia inizia con un uomo armato che entra in un liceo femminile islamico di Chicago e stermina ragazze innocenti. L’uomo è americano, bianco, ha un fucile automatico comprato online, è un pericoloso senza nome. 

Afaf è la preside del liceo, una palestinese sradicata dalla sua terra, una donna straordinaria e indimenticabile, di rara bellezza morale frutto di una instancabile ricerca di sé, delle sue radici più profonde e del suo posto nel mondo. È nata in America da genitori palestinesi , il percorso di integrazione è difficile e tormentato, la famiglia ha problemi economici, la madre prova una nostalgia inconsolabile per la terra perduta, la sorella Nada è scomparsa e niente è semplice. 

Questa giovane donna, americana di seconda generazione, sarà la nostra guida nel mondo islamico americano, ci accompagnerà in modo lucido e disincantato, autentico e reale nella sua storia che non è semplicemente americana, ma universale. Ci parla di situazioni e sentimenti condivisi in ogni parte del mondo occidentale ed in particolare europeo, ci parla di convivenza tra popoli, culture e religioni, ci parla di questo nostro tempo di lotte e separazioni, di pregiudizi e stereotipi, di lotte accanite ed insanabili. 

Il romanzo segue due tempi narrativi: da una parte la vita di Afaf che da bambina diventa donna, si converte all’Islam con il supporto del padre e l’ostilità della madre, inizia un percorso inverso a quello del fratello, che invece rifiuta l’appartenenza religiosa per rimarcare ulteriormente quella americana; dall’altra una lunga interminabile giornata che porta alla conclusione del romanzo e rappresenta il presente della narrazione, in cui un suprematista bianco, accecato dall’odio e dalla violenza di una vita anaffettiva e rancorosa entra armato nella scuola islamica diretta da Afaf. 

L’irruzione violenta del terrorista bianco xenofobo spezza il racconto della vita di Afaf per rappresentare la violenza e l’intolleranza che i musulmani ,in particolare le donne che portano il velo, subiscono negli Stati Uniti. Afaf ha scoperto nella comunità islamica e nella fede la sua vera identità, ma nello stesso tempo rivendica la differenza del suo Islam con quello dei terroristi che provocano morte e paura, con le loro rivendicazioni e con il loro odio non c’è nessuna vicinanza emotiva. 

Perché leggere questo romanzo? Perché Sahar Mustafah ci racconta con grazia rara una storia strettamente personale mettendo in dubbio pregiudizio e contraddizioni ed in questi tempi di buio ed egoismo, di esseri giudicanti ed indifferenti , parlare di rispetto ed accoglienza è consolatorio come lo è anche essere in grado di accogliere il cambiamento. 

Un racconto di riscatto avulso da ogni retorica che aiuta ed invita alla riflessione , alla consapevolezza e ad andare oltre l’apparenza che vi consiglio molto.

LA TUA BELLEZZA

 di SAHAR MUSTAFAH 

Traduzione: FRANCESCA CONTE

MARCOS Y MARCOS EDITORE

 Pag. 384. eero 18.00

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